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Cronaca

Sempre meno commercianti e artigiani in provincia di Venezia

Il quadro è stato tracciato dalla Cgia di Mestre, secondo cui le previsioni non promettono nulla di buono per il futuro

La situazione rimane difficile e le previsioni non promettono nulla di buono all'orizzonte. Gli effetti provocati dall’emergenza sanitaria e dal rincaro delle bollette sono stati pesantissimi. Dal confronto tra la media riferita al 2021 e quella del 2020, in Veneto le due categorie più importanti che caratterizzano il mondo del lavoro autonomo, vale a dire gli artigiani e i commercianti, sono diminuite complessivamente di 2.126 unità, di cui 1.014 commercianti (-0,61%) e 1.112 artigiani (-0,70%).

La lunga crisi di commercianti e artigiani

Una lenta agonia che dura da anni e sta impoverendo sempre più i centri storici e le periferie di paesi e città, che vedono aumentare a dismisura il numero delle botteghe e dei negozi sfitti. Come segnala l'ufficio studi della Cgia di Mestre, complessivamente, comunque, in Veneto rimangono attivi 156.670 artigiani e 164.768 commercianti.

Tra le province venete, la situazione più critica in termini percentuali si è verificata in provincia di Belluno: tra il 2021 e il 2020 si registra -1,92% di commercianti e -1,43% di artigiani. Male anche Rovigo con -1,44% di artigiani e -0,89% di negozianti (-66). Anche la provincia di Venezia ha subito una decisa contrazione: -0,88% di commercianti (-283) e -0,95% di artigiani (-227).

I dati, fa presente la Cgia, «dimostrano inequivocabilmente che il deterioramento del quadro economico causato dal Covid in questi ultimi due anni e mezzo ha colpito i lavoratori più fragili, quelli senza alcuna tutela, quelli privi di alcun ammortizzatore sociale; vale a dire la parte più debole del nostro mercato del lavoro. Ovvero, gli artigiani, i piccoli commercianti e in generale le partite Iva, tanti giovani liberi professionisti che a fronte dei ripetuti lockdown e della conseguente caduta dei consumi interni sono stati costretti a gettare definitivamente la spugna».

Secondo la Cgia, l'aumento esponenziale dei prezzi, il caro carburante e quello delle bollette «potrebbero peggiorare ulteriormente la situazione economica di tantissime famiglie, soprattutto quelle composte da autonomi. Nel ricordare che anche in Veneto il 70 per cento circa degli artigiani e dei commercianti lavora da solo, ovvero non ha né dipendenti né collaboratori familiari, moltissimi stanno pagando due volte lo straordinario aumento registrato in questi ultimi 10 mesi dalle bollette di luce e gas».

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