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Cronaca Caorle

Vendeva eroina a mezza Caorle, il cuoco-pusher resta ai domiciliari

Era stato fermato oltre un mese fa con addosso "appena" 40 grammi di stupefacente, in realtà movimentava un traffico massiccio in tutto il territorio

Era stato fermato a inizio ottobre dai carabinieri di Caorle con addosso 40 grammi di eroina e si era difeso sostenendo fossero per uso personale, e gli stessi militari data l'esigua quantità hanno inizialmente pensato che il 47enne si limitasse al massimo a vendere tre o quattro "pezzi" alla volta a qualche acquirente occasionale, ma le indagini portate avanti nell'ultimo mese hanno rivelato un giro di stupefacenti massiccio e l'uomo resterà quindi ai domiciliari.

TRAFFICO MASSICCIO - In seguito all'arresto del cuoco e per dimostrare la vera destinazione della droga in suo possesso, cioè sicuramente non per uso personale, sono stati interrogati, in queste ultime settimane, molti giovani di Caorle che erano entrati in contatto con lui in vario modo. Ne è emerso un quadro ben più grave ed allarmante perché, facendo un conto per difetto degli episodi di spaccio di cui si è reso protagonista il 47enne, ne sono emersi oltre novantadue in poco meno di un anno, cioè dall'inizio della sua attività. Almeno sette suoi concittadini hanno dichiarato di essere clienti abituali e di aver acquistato regolarmente dal cuoco quantitativi variabili di eroina dai 2 ai 10 grammi varie volte ogni settimana a partire dal novembre 2012, con introiti complessivi stimati in oltre dodicimila euro a fronte di circa 400 grammi di sostanza stupefacente ceduta. Il Gip della Procura di Pordenone ha quindi disposto l'emissione di una ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell'uomo, notificata venerdì dal personale del locale Nucleo Operativo Radiomobile di Portogruaro, confermando per il momento la permanenza dell’indagato agli arresti domiciliari.

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