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Cronaca

Ulss 3, con la pandemia crescono le cure palliative domiciliari

Sono state 638 le persone morte assistite in casa nel 2020, rispetto alle 464 dell'anno precedente

Lo scorso anno, rispetto al 2019, il numero di pazienti oncologici, poi morti, che hanno fruito di cure palliative in casa nel territorio di Ulss 3 è aumentato del 37%. A riferirlo è stato Giampaolo Poles, direttore dell'unità operativa di Cure palliative dell'azienda sanitaria. Nello specifico, nel 2020 sono stati 638, rispetto ai 464 dei dodici mesi precedenti. E nel 2021 il trend rimane stabile.

«Questa crescita - ha riferito Poles - è giustificata dalla diminuzione dei ricoveri ospedalieri e in hospice, dove abbiamo dovuto isolare molti posti letto per la pandemia e il tasso di occupazione è sceso sensibilmente. Tanti hanno preferito ricevere assistenza in casa, per poter rimanere vicini ai familiari», con i quali a causa delle restrizioni non avrebbero potuto altrimenti avere contatti. «Allo stesso tempo - ha aggiunto - è aumentata anche la richiesta dei medici di medicina generale di seguire i pazienti a livello domiciliare».

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