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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Santo Stino di Livenza / Riviera Silvio Trentin

È morto anche Domingo Cusin, ferito nell'esplosione in casa del 27 agosto

Era ricoverato all'ospedale di San Donà, i tentativi di salvarlo sono stati vani. Assieme a lui quel giorno c'era Mauro Palamin, deceduto sul colpo

È morto nella serata di mercoledì Domingo Cusin, 48 anni. Dal 27 agosto era ricoverato in terapia intensiva all'ospedale di San Donà di Piave per le ferite riportate nell'esplosione di un ordigno bellico che stava maneggiando in casa propria, a San Stino di Livenza, assieme all'amico Mauro Palamin. I tentativi di salvarlo sono stati vani. Le lesioni riportate erano troppo gravi.

L'allarme era stato lanciato poco prima delle 17.30, lungo riviera Silvio Trentin. Il forte botto era stato udito da tutto il circondario e pochi minuti più tardi erano arrivati a sirene spiegate vari mezzi di soccorso, tra ambulanze, pompieri, carabinieri e l'elicottero del suem. In base agli accertamenti dei vigili del fuoco, l'esplosione sarebbe stata originata dal tentativo di disinnescare artigianalmente un ordigno bellico. I due, amici da sempre, erano appassionati collezionisti di reperti di guerra, e sembra che spesso organizzassero delle "spedizioni" in montagna, alla ricerca di materiali di questo tipo. L'ennesimo tentativo di studiare e classificare un residuato, però, è stato fatale.

Quando si è verificata la tragedia i due si trovavano nel garage di casa di Cusin. I pompieri sono entrati nell'abitazione e hanno trovato le conseguenze del disastro. I due amici erano a terra, Cusin era ancora vivo ma in condizioni critiche: privo di conoscenza, era stato portato all'ospedale. Per Palamin, invece, non c'era già più nulla da fare. I carabinieri avevano svolto le indagini e le operazioni di bonifica del luogo.

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