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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Cyberbullismo, boom di contenuti sessuali tra giovanissimi. Si riduce l'età di accesso alla rete

All'ufficio scolastico territoriale, da settembre, quattro segnalazioni dalle scuole medie e una da un istituto superiore. "Spesso non capiscono la gravità dei loro comportamenti"

Foto e video a sfondo sessuali tra adolescenti, ma anche prima, sono tra le cause principali degli episodi di cyberbullismo. Un fenomeno di cui spesso i protagonisti non colgono a pieno la gravità. Da settembre, per quanto riguarda le scuole veneziane, sono pervenute all'ufficio scolastico territoriale 5 segnalazioni accertate di bullismo (quattro scuole medie e un istituto superiore); allo sportello bullismo del CTS (centro territoriale di supporto) attivo al Luzzatti-Gramsci di Mestre, inoltre, sono stati comunicati due casi segnalati da singoli alunni e 6 richieste di azione informativa con genitori e insegnanti.

Smartphone e social, si abbassa l'età

Numeri che potrebbero rappresentare solo la punta dell'iceberg: la prefettura registra un aumento del fenomeno, soprattutto da parte dei minori, che sempre più condividono immagini a sfondo sessuale, con tutte le situazioni di rischio e i reati a cui possono dare origine, come l'adescamento in rete. "I minori sono connessi sempre di più - comunica il prefetto - non solo durante il giorno, ma anche di notte". Chattano, visualizzano, giocano. Mentre l'età di accesso alla rete si abbassa. Praticamente si nasce con un cellulare in mano. "I giovanissimi sono iscritti su Facebook prima dei 13 anni, età richiesta per registrarsi sui social network. Peraltro hanno a disposizione uno smartphone già prima dei 12 anni".

Incontri e sportello anti-bullismo

Educatori e istituzioni non stanno a guardare: le iniziative per contrastare e prevenire il fenomeno vedono una serie di incontri in 54 scuole della provincia, con un calendario di una settantina di appuntamenti nell'arco dell'anno scolastico. Coinvolte 233 classi, per oltre 8.400 ragazzi. E poi c'è il corso di formazione diretto ai docenti, "dall'altra parte del bullismo", che offre un supporto qualificato alle figure che hanno il compito di proteggere i ragazzi dal bullismo e dai rischi del web. Nonché una serie di incontri pubblici, il primo dei quali è in programma al teatro Toniolo il prossimo 2 febbraio. Lo stesso sportello al Luzzatti si sta rivelando un punto di riferimento importante, e secondo i promotori l'iniziativa sta avendo un buon successo: "Si tratta di uno strumento di grande utilità, innanzitutto per ascoltare gli studenti. Hanno bisogno di parlare". Mercoledì prefetto, forze dell'ordine e rappresentanti politici hanno incontrato gli alunni del liceo Guggenheim di Mestre. Presente anche l'assessore alle Politiche sociali, Simone Venturini, che, rivolgendosi agli studenti, ha detto: "Avete qui i rappresentanti dello Stato, per testimoniare come noi tutti siamo vicini a voi e ai vostri problemi. Sappiate che, per qualsiasi situazione di disagio che dovrete affrontare, non siete soli".

Studenti protagonisti di una campagna di sensibilizzazione

Sul tema, gli studenti del Guggenheim saranno coinvolti nella realizzazione di una campagna di sensibilizzazione. Gli alunni delle classi del triennio, nell'ambito dell'alternanza scuola-lavoro, saranno impegnati a sperimentare quello che avviene a livello professionale in un'agenzia grafico-pubblicitaria, con la produzione di un logo, l'elaborazione di un visual e titoli da applicare su locandine, manifesti e siti web per la campagna. Il materiale sarà poi utilizzato dagli enti della rete istituzionale contro le dipendenze e le devianze giovanili nel corso del prossimo anno scolastico.

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