Beatrice mostra i muscoli: vento e grandine, Venezia ferita dal maltempo

Era attesa, Beatrice. Nonostante ciò è si è scagliata sul Veneziano con una violenza forse inaspettata. L'ondata di maltempo che doveva sancire la fine dell'estate, salvo brevi propaggini settembrine, questo pomeriggio ha colpito prima la Riviera del Brenta, poi il Miranese per poi raggiungere Mestre e il centro storico lagunare. Diverse decine le richieste d'aiuto ai vigili del fuoco, impegnati per combattere un incendio che sta divampando a punta Sant'Erasmo che starebbe attentando alla stabilità di una torre.

Danni anche a un'impalcatura dell'Accademia. Sul posto per i rilievi vigili del fuoco e carabinieri. Nel centro storico lagunare si sarebbe registrato anche un ferito, non in gravi condizioni. In laguna decine gli allarmi per tegole e calcinaggi volati giù dagli edifici. Il vento impetuoso ha messo a dura prova la tenuta di case e monumenti.

MESTRE E PROVINCIA - In terraferma stesso copione. Lunghissima la serie di alberi abbattuti. In via Righi, vicino al parco scientifico tecnologico Vega, tra le ultime strade laterali prima di imboccare il ponte della Libertà, un albero è caduto sopra il casottino delle sbarre di un parcheggio a pagamento. All'interno, fortunatamente, non ci sarebbe stato nessuno.

 

Sedi stradali ostruite da tronchi e rami si segnalano a Dolo, Mira, Mirano, Spinea, Scorzé, sulla A4 all'altezza di Arino e sulla A57. La bufera si è abbattuta sui cantieri della terza corsia tra Venezia Est e Portogruaro, facendo volare alcuni detriti. Identico problema all'altezza dell'autogrill di Arino di Dolo, in fase di costruzione. Superlavoro per gli agenti della polizia stradale, anche se non si segnalano ad ora criticità particolari. A Oriago di Mira il vento ha scoperchiato una scuderia. Per mettere in sicurezza l'area sono in azione i vigili del fuoco.