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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Abusivismo e furti: sorridono Jesolo e Venezia, male Chioggia e Bibione

I reati in genere sono calati quest'estate, ma nel territorio clodiense e a San Michele al Tagliamento aumentano i furti. Idea polizia metropolitana

C'è chi se la passa meglio e chi peggio. Chi vede i numeri dei reati calare anche in maniera sensibile e chi, purtroppo, inverte la tendenza. Soprattutto in fatto di furti. Lunedì mattina in Prefettura riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica con all'ordine del giorno i risultati della lotta all'abusivismo commerciale durante l'estate appena passata. I dati in generale sono lusinghieri, permessi anche dalla messa a disposizione di un maggiore numero di pattuglie ben prima di luglio. Se prima i "rinforzi" arrivavano per poco più di due mesi, ora si è cercato di anticipare il loro arrivo. Dopodiché sul litorale e a Venezia sono state predisposti 601 servizi antiabusivismo tra giugno e agosto (quando l'anno precedente erano stati 583). Uno dei più appariscenti e importanti a livello di numeri è stato quello condotto dalla guardia di finanza tra il 18 e il 20 settembre, quando la città lagunare venne passata al setaccio via acqua e via terra. Fu subito pioggia di denunce e di multe, oltre che di sequestri di materiale contraffatto. In totale in tre mesi, sul fronte della lotta all'abusivismo, sono state denunciate 332 persone, comminate 962 sanzioni amministrative, effettuati 127 sequestri di cui 37 penali. I prodotti requisiti sono stati 839.210.

Allargando lo sguardo ai reati in genere, però, c'è chi mette a segno performance negative: sul fronte furti, per esempio, Chioggia e San Michele al Tagliamento (quindi anche i territori di Sottomarina e Bibione) non se la vedono bene: la prima ha registrato 523 furti, quando dodici mesi prima erano stati 463, il secondo 545 reati predatori contro 499, con un aumento dei borseggi. "E' chiaro che cercheremo di declinare le esperienze positive di altri territori dove se ne ravviserà il bisogno - ha dichiarato il prefetto Domenico Cuttaia - perché invece Jesolo e Venezia hanno messo a segno performance molto positive". Secondo i dati nella località balneare, per esempio, i furti sono calati di circa il 40%, anche se si partiva da livelli piuttosto elevati per una recrudescenza dei raid di dodici mesi fa (da 2.499 si è passati a 1.469). Può sorridere anche Venezia, nel cui territorio i furti sono diminuiti di circa il 10% passando da 5.113 a 4.741. Nel complesso nel periodo estivo i reati nel territorio del litorale sono stati 10.984, quando l'anno prima furono 13.185.

"Merito anche della marcata collaborazione tra le forze dell'ordine - ha sottolineato il prefetto - questi tavoli operativi abbiamo cercato di spostarli sempre più sul territorio. Organizzando diverse riunioni "locali". Erano indicazioni arrivate di persona proprio dal ministro dell'Interno Angelino Alfano". L'accento del titolare di Ca' Corner viene posizionato anche sulle polemiche che sono scoppiate dopo la decisione di far ospitare centinaia di profughi nel residence "Mimose" di Eraclea Mare: "Abbiamo profuso uno sforzo notevole per garantire la sicurezza - ha affermato Cuttaia - Ma non c'è stato alcun grosso problema". E per il futuro? Sicuramente la nuova legge regionale che equipara gli immobili in affitto alle strutture ricettive garantirà un migliore controllo dei flussi. Se non altro perché i proprietari sanno tenuti a comunicare i nominativi di chi pernotta nel proprio immobile, portando anche ultiori soldi "liquidi" nelle casse delle amministrazioni locali. 

Dopodiché di recente ha fatto capolino sulla scena un nuovo soggetto politico: la città metropolitana. "Con questa nuova realtà potranno essere approfondite collaborazioni e intese, anche attraverso l'istituzione di un servizio operativo comprensivo di tutti i comandi locali di polizia. Sul punto è intervenuto anche il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, che ha lanciato l'idea di costituire una "polizia metropolitana" (TUTTI I DETTAGLI) che migliori e approfondisca le collaborazioni che già in questo momento sono attive: "Si andrebbe oltre al mero coordinamento - ha dichiarato - abbiamo lavorato per rafforzare la centrale operativa della polizia municipale, acquistato tre cani anti droga con cui letteralmente circonderemo le piazze, potenziato il controllo ottico del territorio attraverso le telecamere. Un lavoro che ci auguriamo possa dar vita a una Polizia metropolitana con i sindaci che vorranno collaborare per garantire la massima sicurezza a tutti i cittadini”. 

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