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Cronaca

Pedopornografia, il trend «preoccupante» nei dati della polizia postale del Veneto

Dal 2020 ad oggi in aumento adescamenti, denunce, arresti e casi trattati. Russo: «I minori non possono essere lasciati soli davanti al computer». Pedofilia pericolo imminente anche per i bambini più piccoli

«Un trend preoccupante, per cui la pedofilia diventa un pericolo imminente anche per i bambini più piccoli: 97 casi trattati nel 2020 (oltre a 4 fenomeni di adescamento), 189 nel 2021 con 168 casi rilevati e 21 adescamenti: un aumento pari all'87% che dice come socialnetwork, videogiochi e messaggistica possano costituire una grande opportunità di crescita ma anche un pericolo a cui prestare la massima attenzione». È il bilancio del compartimento della polizia postale e delle comunicazioni per il Veneto.

«Quanto accaduto negli ultimi due anni per l’emergenza pandemica, ha accelerato i processi di avvicinamento tra bambini e internet, mostrando altrettanto velocemente il suo lato oscuro - spiega il comandante Sergio Russo -. I minori, non devono essere lasciati soli davanti al computer ma devono essere accompagnati e assistiti e, eventualmente, devono essere prese misure di sicurezza quali l’installazione di software di parental control che permettono di controllare la navigazione dei minori e inibire l’accesso a contenuti vietati».

I casi trattati dalla polizia postale della regione in cui famiglie e vittime sono state costrette a fare i conti con la capacità manipolatoria di adulti consapevoli, con la circolazione illegale di immagini di violenza, con la condivisione in circuiti anonimi sulle darknet (gruppi chiusi), è prova dell’aggravamento della minaccia contro infanzia e adolescenza in rete. «Cresce il numero di peersone indagate per reati di pedopornografia e adescamento: 104 denunce e 11 arresti nel 2020 a fronte di 118 denunce e 15 arresti nel corso dell’anno 2021. Nel primo trimestre del 2022 la situazione sembra ulteriormente preoccupare poiché cresce il numero degli arrestati rispetto al 2021: 3 arresti nel trimestre appena concluso a fronte di 1 arresto fatto nel medesimo periodo dello scorso anno», continua il dirigente.

«È triste - continua il comandante Russo - la constatazione che, nell’ultimo anno, sempre più spesso l’analisi delle immagini pedopornografiche e le attività investigative svolte su tutto il territorio nazionale, con il coordinamento del Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online consentano di salvare piccole vittime che subiscono da persone che appartengono alla loro cerchia di fiducia. Un dato che ribadisce l’impegno operativo che la polizia postale esprime quotidianamente e dichiara tuttavia anche la concreta pericolosità crescente di chi usa la rete per scopi di adescamento e pedopornografia».

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