Trasporti pubblici, lo sciopero arriva ma non fa danni: disagi limitati in laguna e terraferma
Secondo Actv solo 1 lavoratore su 5 si sarebbe astenuto dal lavoro venerdì mattina. L'agitazione coinvolgeva anche treni, aeroporti e altri servizi. Alle 13 ritorno alla normalità
Già a un primo colpo d'occhio era possibile intuire che stavolta lo sciopero dei mezzi pubblici (ma hanno incrociato le braccia anche i lavoratori aderenti a Cub, SGB, SI-Cobas, Usi-Ait, Slai Cobas di altri settori) non avrebbe causato troppi disagi ai cittadini. A piazzale Roma i bus erano presenti, così come il tram è stato visto transitare con una frequenza praticamente normale. Di problemi ce ne sono stati, specie in laguna, ma tutto sommato si è trattato di episodi quasi isolati. Venerdì mattina è andata in scena un'astensione dal lavoro di 4 ore, dalle 9 alle 13, dei mezzi di trasporto pubblico. In origine la protesta doveva essere di 24 ore a livello nazionale, ma il ministero è intervenuto imponendo una sforbiciata.
A Chioggia 0% di adesione
Secondo Actv non si sarebbero registrati disservizi particolari. L'adesione all'agitazione per il settore automobilistico si è attestata al 22%. La punta massima si è raggiunta a Mestre, dove il 29% del personale non è entrata in servizio. Il tram ha continuato a circolare, solo il 3% delle corse è saltata. Al Lido di Venezia, poi, il tasso di adesione è stato dell'11%, mentre a Chioggia la percentuale è pari a zero.
Settore navigazione
Per quanto riguarda il settore della navigazione, invece, si sono aggiunte rispetto ai servizi minimi alcune corse: la linea 1 ha ripreso il servizio in modo anticipato alle 12.09 da piazzale Roma; la linea 2 invece ha circolato ogni 10 minuti da piazzale Roma e viceversa; la linea 3 invece ha effettuato corse ogni mezz'ora fino alle 12:20. Anche per le altre linee i disagi sono stati inferiori rispetto ad altre iniziative di protesta del recente passato. Disagi limitati anche per chi ha viaggiato in treno o ha si è dovuto affidare al trasporto aereo.