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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Venezia "sommersa" dai debiti, 1.300 euro per ogni cittadino

È la cifra che ogni residente dovrebbe versare per sanare i prestiti chiesti dal Comune. L'ex amministrazione Zappalorto ha redatto una relazione

Mestrini e veneziani gravati dal debito: il dato emerge in seguito allo studio della Corte dei Conti sul rendiconto comunale 2011, che ha portato l'ex commissario Vittorio Zappalorto a redigere il 12 giugno una relazione che fa il quadro della situazione finanziaria cittadina. È risultato, come riporta il Gazzettino, un debito di 1.274 euro a carico di ognuno dei 260 mila residenti della città di Venezia.

Situazione comunque in miglioramento rispetto al passato: alla fine dell’anno scorso il debito del Comune di Venezia ammontava a più di 331 milioni di euro, in calo rispetto ai quasi 420 milioni di tre anni prima, nel 2011. Un risultato positivo ottenuto dalla Giunta Orsoni, che nel 2012 aveva estinto mutui con la Cassa depositi e prestiti per 50 milioni; altri 45 milioni erano stati recuperati nel 2013, arrivando così agli attuali 331. La relazione evidenzia che dal 2012 il Comune ha destinato parte dei proventi da dismissioni patrimoniali alla riduzione del debito.

L’effetto di questa politica, si legge nella relazione, ha comportato una riduzione degli oneri di bilancio al servizio del debito, che che sono passati da 33,6 milioni del 2012 a 27,7 milioni del 2014. Perché sul bilancio comunale, più che il debito complessivo, pesa il costo degli interessi da versare ogni anno per i prestiti emessi sul mercato internazionale, i mutui con la Cassa depositi e prestiti o con altri istituti e con il fondo di rotazione Regionale (quest'ultimo solo nel 2014). Se nel 2011 si spendevano ogni anno oltre 31 milioni di euro in interessi, nel 2012 si è saliti a 33,6 milioni  per poi scendere a 27,2 milioni nel 2013 e risalire a 27,7 l’anno scorso.

Nel frattempo il peso degli interessi sul debito si è sostanzialmente ridotto, e quello dovuto per i prestiti sul mercato internazionale è sceso nel quadriennio di 700mila euro circa, passando dai 13 milioni del 2011 ai 12,3 milioni del 2014. Nel 2011 questi prestiti internazionali rappresentavano il 50 per cento del debito totale (che era maggiore), mentre nel 2014 il loro "peso" sul totale è salito al 70 per cento. La nota positiva che emerge dalla relazione è che l’amministrazione sta ora prediligendo i mutui a tasso fisso, con lo scopo di evitare "brutte sorprese".

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