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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Nessuna abolizione Province, Zaccariotto: "Ha vinto la democrazia"

Arrive l'esito negativo della Corte costituzionale sul taglio degli enti locali. Cade anche l'istituzione alle Città metropolitana per illegittimità costituzionale

"Ieri la Corte costituzionale ha ristabilito il rispetto delle regole istituzionali. Tutti i progetti, i disegni di riforma o di riordino della pubblica amministrazione locale sono stati ricollocati nella loro giusta sede". Così la presidente della Provincia, Francesca Zaccariotto sulla decisione della Consulta, che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della riforma delle Province contenuta nel decreto "Salva Italia", e il conseguente loro riordino.

Spiega Zaccariotto: "La Consulta ha confermato quanto i nostri tecnici dicevano e scrivevano da tempo: la Costituzione si cambia per via istituzionale, con legge costituzionale. Forse se avessero seguito questa via, avrebbero potuto in questi ultimi anni, a partire da tutto il dibattito per l’abolizione delle Province avviato da Patroni Griffi, concludere un percorso di riforma effettivo. Una riforma che deve riguardare le Province, soprattutto quelle che non funzionano, che non sono efficienti, ma non solo: andiamo a vedere gli Aato, Ater, e partecipate in genere. E poi andiamo a vedere i costi delle regioni, dell’amministrazione centrale dello Stato, e il riordino delle migliaia di piccoli comuni. Noi il nostro compito lo abbiamo svolto, abbiamo fatto ordine e pulizia, ma gli altri a che punto sono?

Secondo la presidente della Provincia è "stata una gran perdita di tempo che finora ha generato solo costi di trasferte, commissioni, consulenze legali e mi chiedo chi pagherà il conto. Poi c’è la paralisi a cui siamo stati sottoposti in questo ultimo anno; la prima conseguenza negativa di questo decreto convertito in legge è stata la paralisi del lavoro svolto dalla Provincia, di una progettualità più ampia a favore dei territori amministrati che necessita una programmazione sul medio periodo".

E anche sulle città metropolitane la corte ha stabilito che si riparte da zero, è tutto da rifare. L’articolo 18, che istituiva la città metropolitana nella legge salva Italia, è stato abolito. "Anche in questo caso - dichiara Zaccariotto - la motivazione della Consulta è stata che non si può istituire ciò che è previsto dalla Costituzione con un decreto legge bensì occorre una legge ordinaria, una legge del Parlamento".

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