Il decreto Rilancio: l'elenco dei fondi, degli sgravi e degli aiuti del governo
Quindici miliardi per lavoro e le imprese, sconti fiscali, sussidi, più di 3 miliardi e mezzo per la Sanità. Scuola, ricerca e università, turismo e spettacolo. Conte anticipa: «Ascoltato il grido di dolore»
Decreto Rilancio: l'esito del Consiglio dei ministri odierno è l'accordo sulla manovra da 55 miliardi che ora passerà al Parlamento. «È la fase del ristoro», dicono il premier Giuseppe Conte, il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri e il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli. Aiuti a fondo perduto, cassa integrazione riconfermata e quella in deroga semplificata nelle procedure, con versamenti direttamente dall'Inps. Aiuti agli investimenti green e alla messa in sicurezza sismica degli edifici. Fondi alle strutture ricettive, risorse per scuola, l'Università e la ricerca. Sgravio dei costi per il sostegno al personale, indennizzi diretti per autonomi e platee più colpite, 6 miliardi per le imprese che fatturano da zero a 5 milioni di euro: i trasferimenti avranno tetto minimo di 2 mila euro e arriveranno fino a 40 mila. Abrogazione dell'Irap per la platea di aziende da zero a 250 milioni di fatturato e che incide per il terzo settore e per le cooperative. Seicento milioni di euro per rimborso bollette e affitti pagati ad attività rimaste chiuse, anticipi dei pagamenti per i debiti delle pubbliche amministrazioni. Confermati i sussidi agli autonomi, anche fino a mille euro ed erogati automaticamente.
Un decreto corposo, complesso, spiega Conte, con 250 articoli, «abbiamo presente la fotografia dolorosa del Paese, la conosciamo. Ce l'abbiamo messa tutta potenziando gli ammortizzatori, rendendo i passaggi burocratici sostenibili, erogando aiuti a fondo perduto e sconti fiscali alle attività». Poi ci sono gli aiuti alle scuole e il reddito di emergenza. Sono 25,6 i miliardi di euro per cig e per i lavoratori, che servono anche alle imprese. Ci sono 15-16 miliardi e anche agevolazioni per le piccole e medie aziende e la ricapitalizzazione delle più grandi. Sostegno al turismo, taglio a 4 miliardi di euro di tasse, via le prime rate Imu ad alberghi, pensioni, strutture ricettive, stabilimenti balneari, esercizi aperti al pubblico. Via le ritenute Iva, cartelle esattoriali a settembre, baby sitting fino a 1200 euro anche per pagare centri estivi e centri infanzia.
Rinnovo dei congedi parentali fino a 30 giorni nel privato, aumento del sostegno alle persone con disabilità con 90 milioni e il fondo per le non autosufficienze, c'è un incremento al fondo per disabili e per i centri semiresidenziali per 40 milioni. Super bonus: sono previsti per le ristrutturazioni della casa. Tre miliardi e 250 milioni per la Sanità, 1 miliardo e 450 milioni per programmare a settembre il rientro a scuola, la digitalizzazione e lo svolgimento della maturità in presenza e in sicurezza. È prevista anche la stabilizzazione del corpo docente: 16 mila nuovi posti per insegnanti, 78 mila nuovi docenti di ruolo, 1 miliardo e 4 anche al sistema universitario e della ricerca. In virtù di un accordo con l'Anci i bar con plateatico, occupazione di suolo pubblico, non pagheranno la Tosap. Bonus turismo per le vacanze delle famiglie in alberghi e strutture ricettive, fino a 500 euro per redditi fino ai 40 mila euro all'anno. Un fondo è previsto per il turismo di 150 milioni. Per la cultura: agli iscritti ai fondi per i lavoratori dello spettacolo arriva una indennità di 600 euro per aprile e maggio; 50 milioni di euro per il 2020 sono destinati alla digitalizzazione e valorizzazione del patrimonio culturale.