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Cronaca

Degrado a Venezia? "Turismo integrato per restituire il centro storico ai veneziani"

Il segretario metropolitano del Partito Democratico Scattolin lancia la sfida al sindaco Brugnaro. "Ci vuole una Grande Venezia per far tornare grande Venezia"

"Venezia oggi è oggetto di pubblico scempio, di inciviltà, incuranza, insulti a cielo aperto che confermano, purtroppo, la meschinità di questo nostro tempo nel quale il 'bene pubblico', qui come altrove, è sempre di qualcun altro e, come tale, non deve essere un affare personale, un patrimonio da tutelare insieme, del quale essere orgogliosi e grati". Il segretario metropolitano del Partito Democratico di Venezia, Gigliola Scattolin commenta, così, le terribili immagini che, in questi giorni, stanno mostrando al mondo il centro storico, ma nel contempo lancia una sfida al sindaco Luigi Brugnaro.

"Da anni - commenta Scattolin - si parla di ticket e regolamentazione degli ingressi. Le tesi, in questo senso, spesso sono contradditorie e, proprio per questo non si è ancora giunti ad una sintesi. Oggi, però, il sindaco metropolitano Brugnaro ha, di fronte, una grande sfida e un’importante occasione. La sfida deve essere quella di restituire Venezia ai veneziani attraverso una politica per la residenza e per i servizi, capace di ripopolare la città storica e di garantire, allo stesso tempo, ai turisti quelle strutture in grado di consentire a tutti, a prezzi accessibili, un corretto soggiorno a Venezia. L’assenza di strutture adeguate e alla portata di tutti non può e non deve essere una giustificazione, ma certamente rappresenta una parte del problema".

Il turismo, uno dei driver economici essenziali per tutto il nostro territorio, deve essere immaginato come un sistema unico e integrato. "Tutti vogliono andare in centro storico, - continua - ma magari dormono in Riviera, nel Miranese o nella cintura di Mestre. Tutti luoghi che possono offrire occasioni turistiche diverse e capaci, se promosse con la forza della città metropolitana e del 'brand' Venezia, di produrre, nei fatti, una regolazione degli accessi stessi alla città. Penso all’area a nord della città, dove si possono convogliare i turisti, che già magari dormono li, alla scoperta degli insediamenti che precedettero la fondazione di Venezia: dalla favolosa Isola di Torcello arrivando al Museo Archeologico di Altino, appena rinnovato ed ampliato. O ancora proseguendo verso ovest dalle foci del Brenta risalendo verso Padova alla scoperta delle splendide ville che le più importanti e ricche famiglie veneziane avevano edificato sino all’area sud: partendo dai dipinti del Longhi e del Carpaccio e arrivando fino a Chioggia che è di per sé un mondo da scoprire e che è la città che fornì la maggior parte dei capitani e marinai della Serenissima".

"Se il piano strategico sarà veramente uno strumento utile - conclude Scattolin - e non l’ennesimo documento, magari fatto scrivere da tre consulenti di fiducia al chiuso di una stanza, ma prevedrà il coinvolgimento dei territori in modo profondo e non propagandistico, lo misureremo dai risultati che il sindaco Brugnaro sarà in grado di ottenere nella gestione del turismo".

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