rotate-mobile
Sabato, 23 Settembre 2023
Cronaca

Pioggia di denunce sulla galassia anarchica: in 113 nei guai per lo "scempio" di dicembre

Dopo il corteo del 5 dicembre sono scattate le indagini della Digos. In arrivo decine di fogli di via. Tre anarchici deferiti per un'azione l'8 marzo al carcere durante il summit italo-francese

Pioggia di denunce sulla galassia anarchica dopo la manifestazione del 5 dicembre scorso in centro storico. Il corteo che ha lasciato dietro di sé una lunga serie di scritte che hanno imbrattato i monumenti e i palazzi veneziani. C'è chi l'ha ribattezzato lo "scempio", per rendere l'idea della ferita inferta quel freddo sabato di dicembre alla città. In totale la Digos ha segnalato alla magistratura 113 persone, che devono rispondere dei reati di manifestazione non autorizzata e di imbrattamento. Oltre ad altri eventuali reati commessi lungo la marcia da campo Santa Margherita fino alla zona di Rialto.

Gli uomini della Digos in questi mesi hanno lavorato su immagini fotografiche e video per dare un volto e un nome a coloro che hanno dato vita al corteo, che da settimane si sapeva che avrebbe avuto una natura "diversa". Tra gli identificati giovani residenti in tutto il Nord Italia, ma anche all'estero. Tra i partecipanti anarchici provenienti pare da Francia e Spagna. Nel mirino anche coloro che gravitano attorno all'ex ospizio occupato Contarini, tutti presenti alla manifestazione. L'elenco delle denunce, però, non si chiude qui: la Digos ha anche segnalato alla Magistratura tre giovani che l'8 marzo, mentre a Palazzo Ducale si stava svolgendo il summit bilaterale tra Italia e Francia, hanno inscenato una protesta davanti al carcere di Santa Maria Maggiore per chiedere condizioni di vita migliori nella casa circondariale. Due dei tre erano però già stati raggiunti dal foglio di via firmato dal questore Angelo Sanna.

Gli anarchici marciano per Venezia: scritte e danni

Si tratta dei componenti del gruppetto di anarchici che già in precedenza aveva dato vita a una serie di azioni dimostrative in laguna. Per questo motivo era stato intimato loro di non tornare più nel territorio del Comune di Venezia, loro che in gran parte erano residenti nel Veneziano. Una misura di limitazione della libertà personale che evidentemente non ha avuto alcun effetto deterrente: i due sono stati quindi denunciati al pari di un loro compare che invece è finito nei guai per il reato di oltraggio a pubblico ufficiale. Se l'è presa con un agente della polizia penitenziaria, rivolgendogli alcuni insulti piuttosto pesanti.

Sui 113 denunciati per il 5 dicembre una ottantina sono provenienti da fuori. Al vaglio da parte del questore la possibilità di firmare anche nei loro confronti il foglio di via. Ci vuole tempo, perché ogni situazione personale deve essere vagliata. Controllando anche la natura di eventuali reati commessi in passato.  

Si parla di
Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pioggia di denunce sulla galassia anarchica: in 113 nei guai per lo "scempio" di dicembre

VeneziaToday è in caricamento