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Cronaca

"Abbiamo paura, bisogna attaccarli nel loro paese: guerra preventiva è l'unica soluzione"

Amin Al Ahdab, presidente della comunità islamica di Venezia ha espresso il proprio cordoglio per le vittime di Bruxelles, specificando come gli attentati non siano religiosi, bensì politici

"Bisogna stanarli a casa loro". Mohamed Amin Al Ahdab, in qualità di presidente della comunità musulmana di Venezia, ha voluto testimoniare la sua vicinanza al popolo belga per i terribili attentati all'aeroporto e alla metro di Bruxelles di martedì mattina. Esprimendo tutto il suo cordoglio per le vittime. "Come comunità islamica siamo colpiti, perché quando fanno questi attentati sono sempre in mezzo alla gente, non c'è distinzione tra chi è musulmano e chi non lo è. Abbiamo paura, è un attacco contro la libertà, non contro i cristiani".

Una spirale che ha un inizio, ma che sembra mancare della fine. "La nostra solidarietà non basta - ha spiegato Al Ahdab - stati e politici devono pensare a porre fine a questo dramma, agire all'origine e andare a stanare i gruppi terroristici. Voglio che sia chiaro - ha puntualizzato a più riprese - che non si tratta di una guerra religiosa, bensì di una guerra politica".

L'unica soluzione, per la comunità islamica, è quella di colpirli a casa loro. "Sono uno stato fantoccio, hanno attaccato Parigi e ora Bruxelles e non si fermeranno. Hanno avuto il via libera, si sono creati il proprio spazio e ora gli sono cresciute le zanne per fare del male. Bisogna attaccare per primi, stanarli all'origine. L'unica soluzione è una guerra preventiva, attaccare lo stato e mettere fine a stragi e morti. Stanare i mandanti e debellarli".

Il portavoce delle comunità islamiche Abdallah Khezraji aggiunge: "Bisogna denunciare le teste calde a qualsiasi livello". Per manifestare il loro dissenso e prendere le distanze ​dai gruppi di terroristi, le associazioni islamiche del Veneto hanno promosso per il prossimo 26 marzo una manifestazione a Venezia, a piazzale Roma.

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