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Cronaca Corte Teatro Malibran, 5886 30121 Venezia (VE)

Giovani in prima linea per imparare a conoscere e proteggere i beni culturali

L'iniziativa mercoledì al Malibran ha coinvolto 600 studenti: "Troppi furti, sottrazioni, vandalismi e danneggiamenti all'interno di musei, chiese e biblioteche. Serve maggiore coinvolgimento"

Far diventare i giovani protagonisti in prima linea della valorizzazione e la difesa del patrimonio culturale del Paese, e di Venezia. Seicento gli studenti che hanno partecipato mercoledì al teatro Malibran all'incontro: "I giovani e la protezione del patrimonio culturale". L'evento è stato organizzato dalla Fondazione Enzo Hruby, nell'ambito delle proprie attività volte alla diffusione della cultura della sicurezza, e alla protezione dei beni culturali contro i numerosi rischi ai quali sono quotidianamente esposti, in primo luogo furti, sottrazioni e atti di vandalismo.

Dopo aver toccato diverse città italiane, da Milano a Genova, passando per Firenze e Torino, I giovani e la protezione del patrimonio culturale fa tappa a Venezia, organizzato in collaborazione con l'area Education della Fondazione Teatro La Fenice. Tra i partecipanti: Carlo Hruby, vice presidente della Fondazione Enzo Hruby; Andrea Erri, direttore generale della Fondazione Teatro La Fenice di Venezia; il Magg.iorChristian Costantini, comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Venezia, e Armando Torno, editorialista del Sole 24 Ore.

Tutela a Venezia

"È per noi una soddisfazione - ha dichiarato Hruby - poter parlare a così tanti giovani, e ci piace pensarli tutti determinati e attivi per la difesa del nostro patrimonio culturale, troppe volte sottoposto a furti, sottrazioni, vandalismi e danneggiamenti all'interno dei musei, delle chiese, delle biblioteche e ovunque nel nostro Paese. L'obiettivo di questa iniziativa è far comprendere alle nuove generazioni l'essenza di questo straordinario patrimonio e l'importanza di conoscerlo, proteggerlo, custodirlo e valorizzarlo. Essere a Venezia è una doppia soddisfazione, visto il legame che ci lega a questa meravigliosa città, dove la nostra fondazione ha sostenuto nel corso della sua attività importanti progetti di protezione: dalle strutture della Fondazione Giorgio Cini sull'Isola di San Giorgio Maggiore e a San Vio, alla Caserma Madalena, e più di recente, al Teatro La Fenice".

'Museo a cielo aperto'

"Valorizzare l'immensa bellezza dei beni culturali italiani - aggiunge Andrea Erri - significa in primo luogo proteggere questa ricchezza permettendo che possa essere amata e goduta anche da chi verrà dopo di noi. Questo concetto vale per ogni singolo borgo del nostro splendido Paese, ma assume un valore ancora maggiore se riferito a una città come Venezia, un vero e proprio 'museo a cielo aperto', straordinario e unico al mondo ma allo stesso tempo fragile e molte volte indifeso. Sicurezza e cultura - come insegna la Fondazione Enzo Hruby, con la quale collaboriamo da tempo, devono sempre costituire un binomio inscindibile, per proteggere l'enorme patrimonio che abbiamo ricevuto in eredità ed evitare in futuro ferite dolorose e violente come quelle che hanno caratterizzato la storia recente del nostro Teatro".

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