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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Digital Economy Forum 2012 al via, Thorne: "E' primario investire sui giovani"

A ca' Giustiniani, l'ambasciatore Usa, promotore del summit, ha riflettuto sulla necessità di sostenere lo sviluppo tecnologico in Italia, lanciando un plauso all'attuale governo

Una duegiorni (oggi, giovedì 10 e domani, venerdì 11 maggio) per riflettere sul futuro dell’economia digitale, un hashtag (#def2012) per comprendere come le tecnologie e le applicazioni digitali stiano cambiando la creazione, la distribuzione, la monetizzazione e la fruizione dei contenuti e quali benefici concreti esse possano portare, ai fini dell’innovazione e della crescita economica. Si tratta della seconda edizione del “Digital Economy Forum”, il summit promosso dall'ambasciatore degli Stati Uniti in Italia David H. Thorne, in ca' Giustiniani (la sede della Biennale) a Venezia. Molti gli esperti, gli imprenditori, i direttori marketing e i CTO (Chief Technological Officers) riuniti in occasione di questo importante meeting.

Ad aprire i lavori questo pomeriggio intorno alle 14 è stato lo stesso ambasciatore Usa. L'Europa, ha subito evidenziato, “ha grande energia attorno a internet e al digitale: l'importante è incoraggiare questo sviluppo anche in Italia". Ha poi lanciato un plauso al governo, riconoscendo i meriti del ministro dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture e dei Trasporti Corrado Passera ("un amico e un grande economista, che ha contribuito alla crescita economica in Italia"), del ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Francesco Profumo e del premier Mario Monti: “Dallo scorso anno, quando abbiamo lanciato questa iniziativa, va detto che l'attuale governo italiano ha cercato di sostenere lo sviluppo del digitale in Italia, introducendolo anche nel sistema dell'istruzione”. Si tratta, ha rilevato, di “un mondo nuovo che si apre qui e sul quale c'è molto lavoro da fare”. Bisogna comunque ricordare, sottolinea ancora Thorne , che “negli Stati Uniti, dove il digitale è già penetrato più in profondità nella cultura, l'innovazione che viene dalla ricchezza del digitale ha dato un contributo importante per lo sviluppo".

Dopo aver puntato l’attenzione sulla rilevanza assunta dal fenomeno del networking, l’ambasciatore ha poi evidenziato quanto sia fondamentale investire nei giovani, "meno vincolati dalle tradizioni e dalle norme e quindi dotati di maggiore capacità di essere innovativi": la sinergia tra pubblico e privato, ha proseguito, “fa sì che i giovani possano avere esperienze di lavoro valide, che fanno bene ai giovani e alla nostra economia. Bisogna dare agli studenti la possibilità di avere successo nel mondo reale, sostenendo i giovani con investimenti che permettano loro di correre rischi”. Ci vuole tempo, ha concluso, “ma non facendo questo, i giovani saranno sempre in una posizione di svantaggio: bisogna invece avere coraggio per investire nel nostro futuro".

A intervenire, poi, oltre al ministro Passera, anche Alec Ross, responsabile innovazione di Hillary Clinton, secondo il quale, grazie al web, il potere è ricaduto sulle mani dei cittadini: ''Non so se sia vero che i poteri si siano spostati dal nord globale al sud globale ma certamente si sono spostati verso le reti di cittadini e questo è stato facilitato da internet". La grande sfida e la grande opportunità sarà, ha poi concluso, “pensare a cose nuove che liberino innovazione, partendo dall'ascolto di quei giovani che sviluppano questi business".

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