La mappa online degli alberghi di Venezia vince il premio per l'innovazione digitale
Il Comune ha ricevuto il Digitalmeet Award 2017 grazie al progetto che geolocalizza le strutture ricettive: si possono verificare le attività legittime e segnalare irregolarità
Uno strumento "smart" utile ai cittadini così come all'amministrazione: "GeoIDS-imposta di soggiorno" è valso al Comune di Venezia il Digitalmeet Award 2017, il premio per il progetto più innovativo del festival. Il riconoscimento è stato ritirato giovedì sera nella sala dei Giganti dell'università di Padova. La motivazione della giuria? "Aver sviluppato un progetto digitale che favorisce l’alfabetizzazione digitale degli utenti e la promozione di nuovi strumenti in grado di favorire lo sviluppo socio-economico dei territori".
Il progetto Geo-IDS è stato realizzato con l'obiettivo di geolocalizzare tutte le strutture alberghiere, extralberghiere e le locazioni turistiche della città di Venezia rendendo disponibile a tutti gli utenti la possibilità di controllare le strutture regolari e registrate ai fini dell'imposta di soggiorno, oltre a poter segnalare eventuali strutture irregolari. Un'idea nata dai funzionari dell'ufficio tributi e realizzata con la collaborazione di Venis S.p.A. Il portale è attivo nel sito del Comune di Venezia dallo scorso 9 giugno e, ad oggi, ha ricevuto più di 10mila accessi e 450 segnalazioni di possibili irregolarità.
Il Digitalmeet Award 2017, promosso da Fondazione Comunica e Talent Garden Padova, è stato ideato per individuare e valorizzare i migliori progetti di innovazione digitale (in ambito business, istituzionale, associativo, etc.). “Un riconoscimento importante – commenta all’assessore ai Tributi, Michele Zuin – che certifica il nostro impegno nel contrasto alle affittanze irregolari e all'evasione dell'imposta di soggiorno”. Per Luca Battistella, consigliere delegato alla Smart City, è un "premio all'innovazione e alla capacità di realizzare importanti strumenti che migliorino la trasparenza e l'accessibilità ai cittadini. Va ricordato, inoltre, che il Geo-IDS è stato realizzato in open-source e quindi possiamo metterlo a disposizione di altri enti locali che ne facessero richiesta”.