Actv, un quinto dei dipendenti è rimasto a casa a San Silvestro
Circa 150 lavoratori, tra bus e vaporetti, sarebbero stati assenti il 31 dicembre. Erano tutti malanni reali? Scalabrin: "Nessun disagio"
Permessi per donare il sangue, congedi o classico malanno di stagione: il 20 % dei dipendenti Actv sarebbe rimasto a casa nel giorno di San Silvestro. Si parla di 150 dipendenti tra vaporetti e bus che sarebbero risultati assenti nella giornata del 31 dicembre, praticamente il 20 percento dell’organico totale. I numeri sono stati snocciolati dal Gazzettino: gli assenti sarebbero stati 74 nel settore automobilistico, tra i 75 e gli 80 invece gli assenti nel settore della navigazione. Manca in ogni caso il confronto con le assenze subito prima e subito dopo, un dato che consentirebbe di capire se sono state assenze “strategiche” o meno.
Il presidente di Actv, Luca Scalabrin, assicura che il servizio non è stato penalizzato: “Abbiamo garantito le corse supplementari grazie al ricorso agli stagionali”. Ma, dopo le polemiche montate a Roma per le assenze dei vigili urbani, Scalabrin è chiamato ad un approfondimento: “Bisogna analizzare il problema con obiettività. Bisognerebbe capire se e quanto ha inciso il picco influenzale. Tuttavia siamo di fronte a permessi e modalità di assenza stabiliti e regolati dalla legge”.
La posizione di Actv è chiara, dunque. Se un lavoratore presenta un certificato medico di malattia, quello che scrive un medico non può essere confutato. L’azienda, in ogni caso, ha fatto scattare anche le legittime visite fiscali.