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Cronaca

"Richieste di favori sessuali in cambio di promozioni", dirigente regionale sotto accusa

Episodi denunciati da quattro dipendenti di Palazzo Balbi. Avviata un'indagine della Procura di Venezia, nel frattempo all'uomo è stato sospeso lo stipendio

Avrebbe approfittato della sua posizione per molestare i propri sottoposti, promettendo in cambio prospettive di lavoro o avanzamenti di carriera: per questo un dirigente sessantenne della Regione Veneto si trova sotto indagine per violenza sessuale e tentata concussione, oltre a essere stato sospeso dal servizio per 4 mesi. Ad accusarlo - come riportano i quotidiani locali - sono quattro dipendenti regionali i quali hanno raccontato di essere stati vittime di approcci a sfondo sessuale in momenti e situazioni diverse.

Le indagini

L'uomo, che lavora a Palazzo Balbi da 40 anni, ha respinto le accuse, negando di aver riservato questo genere di attenzioni ad altri funzionari regionali ed affidandosi ad un avvocato difensore per far valere le proprie ragioni. A far partire le indagini è stata una prima denuncia presentata al responsabile anticorruzione da parte di una delle presunte vittime, fatti risalenti agli anni 2011 - 2012. Successivamente si sono aggiunti altri tre accusatori, riferendo episodi che avrebbero avuto luogo negli anni successivi, l'ultimo nel 2017.

Proposte respinte

Una vicenda che, se le accuse si riveleranno fondate, potrebbe costare cara al sessantenne: il reato di concussione viene contestato a chi, nelle sue funzioni di pubblico ufficiale, abusa del proprio ruolo costringendo altri a concedergli denaro o "altre utilità". In questo caso il reato sarebbe tentato, nel senso che gli accusatori hanno spiegato di aver rifiutato le avances  del dirigente.

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