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Cronaca Lido

Disinnescata la bomba al Lido, poi la sua esplosione in alto mare

Giovedì mattina è filato tutto liscio vicino al cantiere del Mose. Di recente era stato trovato un ordigno da 500 libbre di fabbricazione statunitense

Tutto è filato liscio durante le due ore in cui l'area circostante al cantiere del Mose della bocca di porto del Lido è stata off limits alla navigazione per il disinnesco di una bomba della seconda guerra mondiale. La prefettura, infatti, già poco dopo mezzogiorno aveva dichiarato lo specchio acqueo prima interdetto nuovamente navigabile.

Dalle 7.30 di giovedì mattina sono iniziate le operazioni del "bomba day" lagunare, dopo che nelle settimane scorse era stato rinvenuto un ordigno d'aereo di 500 libbre di fabbricazione statunitense a ridosso dell'area di lavoro. La zona interessata, in un raggio di 500 metri, è rimasta quindi chiusa dalle 9 alle 11. Quando erano in corso le operazioni più delicate. Naturalmente vigeva anche il divieto di sorvolo.

Il "bomba day" nel cantiere del Mose

Sul posto vigili del fuoco, capitaneria di porto, polizia e i militari del Terzo Reggimento Genio Guastatori di Udine, che hanno materialmente tolto le spolette d'innesco alla bomba. Dopodiché il residuato è stato trasportato in mare aperto, per essere poi fatto esplodere in profondità. Non è la prima volta che in un grosso cantiere spuntano residuati di questo tipo: anche a Mestre, per esempio, mentre erano in corso i lavori di costruzione del sottopasso tranviario, vennero rinvenute due bombe della seconda guerra mondiale. In quel caso, all'alba, tutta l'area circostante venne evacuata per garantire la sicurezza durante le operazioni di disinnesco.

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