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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Spinea

"15 giorni senza telefono, bollette esorbitanti": la pensionata si batte

Conti con cifre astronomiche, poi il disservizio lungo due settimane: una signora residente a Spinea si è rivolta all'Adico, il problema finalmente è risolto

È rimasta quindici giorni senza telefono fisso, con grandi disagi soprattutto per l'anziana madre. E tutto, sembra, per un errore della compagnia telefonica, che ha inviato una fattura "errata" da circa 700 euro, addebitandole i costi di una connessione internet che lei non ha mai avuto. Ora, anche grazie all'intervento di Adico (associazione a difesa dei consumatori), la situazione è stata risolta. Almeno per il momento.

Questa la storia, come raccontata dall'associazione. La signora, residente a Spinea, a giugno 2014 riceve una bolletta esorbitante del telefono fisso, con un importo superiore ai mille euro. Lei, abituata a fatture da qualche decina di euro, protesta con il gestore il quale, dopo alcune verifiche, conferma che la bolletta è sproporzionata rispetto al traffico registrato e chiede scusa alla signora. Fra il 2014 e il 2015, però, arrivano altre due fatture di questo tenore e qui si scopre che all'interno delle stesse vengono imputati costi di connessione. Impossibile, perchè la pensionata non ha internet. La società si scusa ancora una volta, e la situazione a questo punto sembra risolta.

Un paio di mesi fa, però, ecco un'altra bollette inattesa da 698 euro. La donna, ormai esausta, ricontatta ancora una volta la compagnia, ma questa volta qualche cosa nella comunicazione non funziona, perché poco tempo dopo si trova senza linea telefonica. "Non potevo crederci - spiega -. Sono rimasta così per due settimane. Un grosso problema, perché mia madre, che abita vicino a me, ha 93 anni e mi chiama solo sul fisso. E anche l'ospedale e il medico hanno questo numero e non quello del mio cellulare. Ci siamo trovati isolati".

Grazie alll'intervento dell'Adico ora la donna ha di nuovo la linea telefonica, ma dopo due settimine di disagi e di battaglie. "Mai come in questo periodo - commenta Carlo Garofolini, presidente dell'Adico - registriamo così tanti disagi degli utenti con i fornitori e con i gestori. Crediamo che uno dei problemi principali sia la grande difficoltà di comunicazione fra le due parti, dato che l'utente, quando ha un disservizio, si ritrova a parlare solo con operatori dei call center, senza un vero referente".

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