Divieto di fumo anche nelle aree esterne, all'ospedale di Mestre partono le prime multe
Una trentina di sanzioni a persone che non hanno rispettato il nuovo regolamento: a visitatori e dipendenti si chiede di non accendere le "bionde" in cortili e parcheggi
Sono una trentina le multe comminate ad altrettante persone colte in castagna a fumare in luoghi dove è proibito: aree all'aperto ma di pertinenza dell'ospedale dell'Angelo, in cui, in base al nuovo regolamento entrato in vigore da pochi giorni, non è più possibile accendere sigarette (neppure elettroniche). Si tratta di una novità - che si aggiunge al divieto già vigente negli ambienti chiusi - pensata sia per salvaguardare la salute di ospiti e visitatori, sia per dare il buon esempio al pubblico: i primi a dover rispettare la norma, infatti, sono proprio gli operatori sanitari, a cui l'azienda chiede di rinunciare al loro vizio almeno nel tempo che trascorrono nell'area della struttura.
A qualcuno, naturalmente, le nuove regole non piacciono, tanto che il personale incaricato di far rispettare il divieto ha dovuto misurarsi in questi giorni con dei visitatori non proprio accondiscendenti: alcuni di questi, inizialmente solo invitati a spegnere la "bionda", hanno reagito in modo poco collaborativo e alla fine sono stati sanzionati. Dei controlli si occupano non solo dipendenti dell'ospedale, ma anche le guardie giurate del servizio di vigilanza di Sicuritalia, Cds, Axitea e Civis. I trasgressori sono stati individuati soprattutto nell'area esterna del pronto soccorso, per tutti loro è scattata la sanzione minima.
La normativa, appena recepita dalla Ulss 12 veneziana, entra in vigore in questi giorni nelle strutture sanitarie di tutta Italia. Gli ospedali, insomma, si impegnano a diventare "aziende libere dal fumo", un intento da raggiungere facendo rispettare il divieto di accendere sigarette in tutti gli spazi di pertinenza delle strutture. Oltre ai locali e i mezzi di trasporto dell'azienda sanitaria sono coinvolti "tutti gli spazi chiusi e quelli esterni e aperti: spazi adiacenti alle porte d'ingresso, chiostri, pensiline di passaggio, cortili interni ed esterni". Ma anche "spazi esterni aperti adibiti a viabilità di accesso all'ospedale, inclusi fermata, accesso ferroviario e parcheggi". Per questo sonos stati affissi appositi cartelli in tutti i luoghi interessati dal divieto.
Le multe in caso di infrazione, come disposto dalle leggi in materia, vanno da 27,5 a 275 euro, ma la sanzione può essere raddoppiata se la violazione avviene in presenza di una donna in evidente stato di gravidanza o di bambini fino a 12 anni di età. Sono previste inoltre eventuali sanzioni disciplinari nei confronti dei dipendenti dell'ospedale che contravvengono al nuovo regolamento.