Meglio in carcere che ai domiciliari con la famiglia: si fa arrestare dai carabinieri
Un tunisino ha preferito le sbarre di Santa Maria Maggiore alle mura di casa sua. Si è presentato negli uffici del Comando di Marghera e ha chiesto l'aggravio della pena
Meglio il carcere che essere costretto a restare in casa. Se normalmente la misura degli arresti domiciliari è considerata più morbida (e preferibile) rispetto alla reclusione vera e propria, non è così per un uomo tunisino di 24 anni, che alla fine è riuscito a ottenere ciò che voleva: andarsene dalla propria abitazione dove viveva con la moglie e il figlio di lei, nato da una precedente relazione. Lo ha fatto, secondo quanto ricostruito, per problemi di convivenza non meglio specificati, evidentemente insormontabili.
La vicenda
Il giovane, come riportano i quotidiani locali, si sarebbe recato nei giorni scorsi alla stazione dei carabinieri di Marghera spiegando il proprio problema: lui ai domiciliari non voleva più starci, meglio la galera. Naturalmente per procedere con l'incarcerazione è necessario che l'indagato compia un reato, ad esempio appunto l'evasione dal regime di detenzione domiciliare: non era quello il caso, visto che si era allontanato da casa nell'arco delle due ore di permesso giornaliero.
Arrestato
I carabinieri glielo hanno spiegato e lui ha eseguito. È tornato al proprio alloggio e lo ha lasciato più tardi, quando non gli era più consentito. Si è presentato nuovamente negli uffici dei militari dell'Arma e a quel punto, inevitabilmente, è stato arrestato per l'evasione. Una volta ottenuta la convalida da parte del giudice, è stato accompagnato a Santa Maria Maggiore, finalmente lontano dalla famigia. A suo carico c'è una condanna a un anno tre mesi per aver fornito un nome falso alle autorità. Ha già scontato quattro mesi ai domiciliari.