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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Donna arrestata a Malta per associazione mafiosa: la richiesta dalla Procura di Venezia

D.C., 40enne nata a Tortolì, in provincia di Nuoro, fu coinvolta nell'indagine "Serpe" che smantellò un'organizzazione camorristica in Veneto. Nel 2015 la condanna della Cassazione

La sua condanna era passata in giudicato nel luglio 2015, quando la Cassazione rigettò il suo ricorso rendendo effettiva la pena inflittale dai giudici di secondo grado. Lunedì per D.C., 40enne nata a Tortolì, in provincia di Nuoro, sono scattate le manette. La donna, coinvolta nell'indagine denominata "Serpe" coordinata dalla sezione Antimafia della Procura di Venezia, è stata arrestata dalla polizia di Malta nella sua abitazione di Mosta.

L'inchiesta fece luce sull'organizzazione di "Aspide", società padovana con cui secondo la sentenza alcuni affiliati di stampo camorristico riuscivano a impossessarsi di aziende in difficoltà per poi spolparle di tutte le loro ricchezze residue. In varie province venete. La richiesta di arresto è stata avanzata dalla procura di Venezia, che ha emesso un mandato di cattura nei confronti di D.C. per il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso.

Nel 2015 fu la seconda volta che un giudice in Veneto condannò qualcuno per questo tipo di reato associativo. La prima fu ai tempi della Mala del Brenta di Felice Maniero. Nel 2015, dunque, la Cassazione certificò l'esistenza di una cellula camorristica che era riuscita a mettere radici (feconde) anche in terra veneta. Come detto, la 40enne è stata arrestata nella sua abitazione di Mosta e non avrebbe opposto alcuna resistenza di fronte agli agenti maltesi, che hanno collaborato con la Dda di Venezia. D.C. è accusata di associazione a delinquere di stampo mafioso con i reati aggiuntivi di usura, estorsione, detenzione di armi e furto aggravato. Contro di lei è stata anche emessa una richiesta di estradizione.
 

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