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Cronaca Salzano / Via Roma

Beve un bicchiere di tè freddo appena comprato, intossicata finisce all'ospedale

E' accaduto lunedì mattina a Salzano. Mamma di 41 anni e figlio di 4 al pronto soccorso: "Annusando ho percepito un odore simile a solvente. La bottiglia l'ho comprata sigillata"

"Quando ho annusato la bottiglia ho percepito un odore simile a un solvente, quasi di benzina". Non è stata una spesa come le altre quella di lunedì mattina per M.D., 41enne residente non distante dal centro di Salzano, finita al pronto soccorso dopo aver bevuto un bicchiere di tè freddo alla pesca. Vomito e mal di pancia per lei, che non appena ha ingerito il liquido ha percepito un odore strano. E preoccupante. Dopodiché ha concentrato l'attenzione sulla bottiglia da 1,5 litri appena acquistata (sigillata) assieme a un prodotto "gemello", che appariva in tutto e per tutto normale.

"Ho comprato le due bottiglie di prima mattina - racconta - in un supermercato di Mirano. Poi, una volta tornata a casa, ho travasato parte del contenuto in una bottiglietta di plastica della stessa nota marca. Mio figlio di 4 anni l'ha bevuta tutta, così l'ho riempita di nuovo. Dopodiché mi sono versata un po' di tè freddo anch'io, in un bicchiere di plastica". Il piccolo fortunatamente non ha avuto alcuna ripercussione. Al contrario la donna ha iniziato subito a vomitare e ad avere un forte mal di pancia. "Sono tornata al supermercato e ho mostrato la bottiglia a un'addetta alla clientela, che ha storto il naso quando ha annusato. Hanno avvertito dell'accaduto chi di dovere. Poi sono andata al pronto soccorso, sempre con la bottiglia. Mio figlio è stato visitato e per ora sta bene. Io sono stata dimessa solo dopo che gli ispettori dell'Ufficio igiene non hanno prelevato un campione della bottiglia, che ora è in loro possesso".

La signora è stata piuttosto male, tanto che nel pomeriggio è dovuta tornare di nuovo al pronto soccorso per i problemi di pancia. Intanto gli addetti del Servizio igiene degli alimenti e della nutrizione dell'Ulss 13 hanno prelevato un campione di 125 millilitri dalla bottiglia, su cui ora si concentreranno le analisi. Nei prossimi giorni si capirà con che tipo di sostanza la signora è entrata in contatto. "Io penso soprattutto a mio figlio - commenta - martedì ha mangiato molto poco. Speriamo che non abbia subito brutte conseguenze da questa vicenda. La bottiglia era sigillata e del tutto identica all'altra che ho acquistato nello stesso momento".

Sulla vicenda è intervenuto anche il comitato "Marco Polo" a difesa del cittadino, il cui portavoce, Luigi Corò, dichiara che "si agirà in tutte le sedi per ottene giustizia. Chiediamo indagini per capire come sia potuto accadere tutto questo e se ci sia stata la volontà di qualcuno. In modo da evitare che una simile situazione si ripeta. Se da un lato corre l'obbligo della cautela e della prudenza dall'altro si ritiene doveroso di cercare d'informare la cittadinanza di stare attenti nell'acquisto di sostanze alimentari liquide verificando che la confezione non sia stata manomessa e che il contenuto non presenti profumazioni strane. Personalmente riterngo che la manovra del capovolgimento della bottiglia ed una leggera strizzatura aiuti molto ad individuare possibili buchi stati usati per adulterare il prodotto. Noi garantiamo fin d'ora alla malcapitata Donadel Morena, la nostra vicinanza, aiuto e sostegno in ogni sede, pronti a presentare le denunce del caso e anche a costituirci parte civile".

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