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Cronaca

"Io, malata di fibrosi cistica, dico no alla sperimentazione animale"

La confessione di una 44enne veneziana: "I test sugli animali per salvare gli uomini? Sono vegana e amo i cani, dico no a questo tipo di ricerca"

“Io, malata di fibrosi cistica, mi oppongo alla sperimentazione sugli animali”. Il tema tiene banco da giorni a livello nazionale, nel dibattito ora si tuffa pure una 44enne veneziana che di cose da dire e da raccontare ne ha davvero molte. Residente in zona Castello, la donna è vegana e fin dalla nascita convive con una malattia generica degenerativa. E’ in cura al Centro Fibrosi Cistica di Verona ed è una grande appassionata di animali, visto che ha pure tre cani. E’ per questo che, come riporta la Nuova Venezia, la donna è stata molto colpita dal dibattito che si è infiammato attorno alla figura di Caterina Simonsen. La 25enne studentessa padovana nei giorni ha confessato: “Sono portatrice di quattro malattie rare, sono viva grazie ai test sugli animali”, ricevendo sia insulti che messaggi di solidarietà.

La veneziana si trova in una situazione simile, ma con un punto di vista opposto: “Seguo la vicenda con attenzione e mi piacerebbe conoscere Caterina per dialogare con lei, ma mi spiace: io non credo affatto alla sperimentazione sugli animali”. La donna confessa di combattere con tutte le sue forze questa prassi, partecipando a manifestazioni ed incontri sensibilizzanti sia in Italia che all’estero. ”Per creare la malattia non possono iniettare cellule ammalate negli animali. Per curare la mia malattia assumo pesanti farmaci sperimentati sugli animali? Si, perché non ho scelta. Mio malgrado devo accettare la sperimentazione dei prodotti”.

 “Propongo la ricerca alternativa – ha spiegato alla Nuova Venezia – Quella con le cellule umane, le staminali, la placenta, anche la donazione degli organi. Una ricerca più vicina all’uomo”. La 44enne prova a vivere una vita normale, anche se convivere con una situazione del genere è molto complicato: ogni quattro ore deve sottoporsi a cure fisioterapiche. Si rilassa con gli animali, per i viaggi sceglie mete con ospedali vicini e riempie la valigia di medicine, sognando una rivoluzione culturale nel campo della ricerca.

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