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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Santa Croce / Piazzale Roma

Incubo nella notte a piazzale Roma: "Violentata diverse volte dall'orco"

Una 35enne del Portogruarese sabato sera è stata avvicinata alla stazione di Mestre da un uomo che l'ha accompagnata fino a Venezia. Poi la violenza, sotto minaccia di un taglierino

I suoi modi gentili. I suoi vestiti eleganti. Dietro questa maschera rassicurante si nascondeva un orco. Una donna di 35 anni residente nel Portogruarese, come riporta il Gazzettino, l'ha scoperto nel modo peggiore. Stuprata una, due, tre volte a piazzale Roma. Minacciata con un taglierino alla gola.

Una vita segnata, cicatrici nell'anima che non se ne andranno più. E' la stessa vittima, che ha già denunciato tutto alla polizia, a voler parlare. Per far sì che altre donne come lei non ricadano nello stesso incubo. La vicenda è iniziata sabato notte, verso le 22, alla stazione ferroviaria di Mestre. La donna, madre di due bambini, viene avvicinata da un uomo di origine romena. Una sigaretta, niente di più. Ma la donna ha appena litigato a casa. E forse il suo futuro aggressore questo lo ha intuito. Ha capito che poteva insinuarsi nelle insicurezze della sua interlocutrice.

Per questo inizia a parlarle. Modi garbati, le parole giuste nel momento giusto. La donna si sente rassicurata, e acconsente a continuare la loro discussione a Venezia. Prendono l'autobus insieme, poi, all'altezza del parcheggio delle biciclette prima di piazzale Roma, continuano a parlare. Fino alle 3, come riporta il quotidiano.

A quel punto, è la stessa vittima a riferirlo, l'uomo tira fuori un taglierino e la costringe ad avere rapporti sessuali. La vittima riesce in quei momenti di terrore a prendere il cellulare dell'orco e a digitare il proprio numero di telefono. In modo da averlo in rubrica. Questo, forse, sarà il tassello fondamentale che permetterà agli uomini della squadra mobile, coordinati dal dirigente Marco Odorisio, di identificare l'uomo.

Dopo la violenza i due tornano insieme in autobus a Mestre. Sempre sotto minaccia. Poi, una volta che l'incubo si è concluso, la 35enne chiama il Centro antiviolenza e raggiunge il pronto soccorso, da dove viene dimessa con trentacinque giorni di prognosi. Allerta anche la polizia ferroviaria. Ma ora vive nel terrore. Dopo qualche giorno ha ricontattato l'uomo per un appuntamento, ma con lei, secondo quanto riferisce il Gazzettino, c'erano gli agenti.

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