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Cronaca

Donne penalizzate anche nella toponomastica: a Venezia solo il 5%

La ricercatrice Nadia Cario presenta un progetto che ha lo scopo di fare emergere come vengano privilegiate le intitolazioni di strade a personaggi maschili

Più donne nelle intitolazioni delle vie cittadine. Nadia Cario, referente locale del movimento "Toponomastica femminile" fondato dalla professoressa romana Maria Pia Ercolini nel gennaio 2012 sta incontrando gli amministratori locali per sensibilizzarli. La ricercatrice presenta un progetto che ha lo scopo di fare emergere come vengano privilegiate le intitolazioni di strade a personaggi maschili, lasciando solo una presenza marginale alla testimonianza di vite eccellenti al femminile sollecitando quindi le Amministrazioni Locali ad intraprendere un cammino più consapevole della presenza femminile della Storia.

I censimenti effettuati a livello nazionale hanno evidenziato una presenza nella memoria collettiva di figure femminili assai contenuta. "A Venezia, dove ci sono 5871 tra strade, calli, campi e fondamenta, solo il 4,58% racchiude personaggi femminili, comprendenti sante, madonne ed ordini religiosi. A Roma su 16.057 strade, 600 sono intitolate a donne. A Napoli su 3801 sono 274 le intitolazioni a figure femminili. A Padova su 2.144 sono 61, pari al 2,85%, su una media nazionale ci circa il 5%. La scelta dei modelli da tramandare nella memoria delle persone attraverso le strade che tutti i giorni si percorrono è un fattore culturale che non può più essere trascurato. Abbiamo moltissimi esempi di vite eccellenti, al femminile, da Ipazia di Alessandria fino a Rita Levi Montalcini" dice Cario.

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