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Cronaca San Donà di Piave

Doppio furto in soli dieci giorni, una famiglia di San Donà in ginocchio

Prima sono stati "visitati" dai ladri durante la notte, poi il secondo blitz quando si trovavano in vacanza sulla spiaggia del Lido di Jesolo

Doppio furto nella stessa abitazione a distanza di appena una decina di giorni. È successo a San Donà di Piave, dove una famiglia è stata “visitata” da alcuni ignoti delinquenti una prima volta mentre tutti in casa dormivano, la seconda invece mentre erano in vacanza a Jesolo. Una situazione esasperante, tanto più che nel corso del secondo blitz i criminali non ci sono certo risparmiati, sfondando le porte, rovesciando i cassetti e devastando le stanze alla stregua di una tromba d'aria.

PRIMO COLPO – Il primo furto è avvenuto durante una notte a fine giugno, quando, come già accennato, i proprietari di casa erano tutti a letto che dormivano. In quell'occasione i criminali sarebbero penetrati all'interno sfruttando una tapparella non completamente abbassata e, una volta dentro, avrebbero portato via un centinaio di euro in contanti e qualche prezioso, tutti appoggiati sulla tavola nell'atto di svuotarsi le tasche per andare a letto. Né i padroni di casa né il cane da guardia hanno sentito nulla e infatti il furto è stato scoperto solo la mattina seguente, al risveglio.

ALTRO RAID – La mala sorte però non aveva ancora finito con la famiglia sandonatese: appena dieci giorni dopo la prima sgradita “visita” ecco infatti che il copione si ripete, questa volta però in maniera decisamente meno ortodossa. La famiglia si trovava sulla spiaggia di Jesolo per una breve vacanza quando il cellulare ha squillato per comunicare brutte nuove: i ladri erano tornati all'assalto dell'abitazione. Tornati di corsa a San Donà per cercare di capire cos'era successo, i padroni di casa si sono trovati di fronte ad una scena avvilente: la porta d'ingresso era stata sfondata senza mezza misure e, all'interno, biancheria, vestiti e ogni tipo di soprammobile coprivano il pavimento, mentre i cassetti delle credenze giacevano abbandonati agli angoli delle stanze, facendo da contraltare alle ante degli armadi spalancate e ai comodini rovesciati. Anche il bilancio degli oggetti rubati appariva molto più pesante della volta precedente, dato che sarebbero stati portati via tantissimi oggetti personali, molti dei quali carichi anche di un forte valore effettivo oltre che economico. Alla famiglia sandonatese non è restato altro da fare che denunciare il furto ai carabinieri e, d'ora in avanti, fare attenzione a dormire con un occhio mezzo aperto.

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