Una banda composta da un pregiudicato barese 43enne, stabilitosi a Scorzé e divenuto il capo dell'organizzazione, e due stranieri, un marocchino e un moldavo, rispettivamente di 25 e 22 anni. Questa la “squadra” di malviventi che da qualche tempo riforniva di droga i tossicodipendenti e i consumatori occasionali di Martellago, Noale e persino di qualche comune padovano. Tra i maggiori clienti degli spacciatori tantissimi minorenni, ragazzini di 16 e 17 anni, maschi e femmine. Per il gruppetto di pusher, però, è arrivato il momento di fare i conti con la giustizia.

IN MANETTE – Le ordinanze di custodia cautelare sono arrivate a distanza di mesi: la prima risale infatti al 23 marzo, la seconda a giovedì. I militari del nucleo investigativo dei carabinieri avevano infatti “pizzicato” uno dei due corrieri al soldo del boss barese. Da lì sono partiti i sequestri, le intercettazioni e i controlli sui tabulati telefonici. Emerso chiaramente come gran parte dei “clienti” fossero minorenni sono scattate le aggravanti. Nel corso dei controlli sono stati sequestrati tre chili di hashish e un discreto quantitativo di cocaina, oltre ad una pistola, una semiautomatica Beretta, dalla matricola abrasa appartenente al pugliese ma nelle mani del moldavo. Il capo del gruppo ha ricevuto l'ordinanza nella sua cella di Santa Maria Maggiore, mentre il marocchino, fino a pochi giorni fa in libertà, lo ha raggiunto ora nel carcere veneziano. Il moldavo invece è rinchiuso a Padova.