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Cronaca Chioggia

Traffico di droga tra Sud America, bassa Padovana e Chioggia: tre in manette

L'operazione dei carabinieri della compagnia di Este all'alba di mercoledì. Tre le ordinanze di custodia cautelare in carcere eseguite. Svariati i chili di stupefacente sequestrati

TRE ARRESTI. Alle prime luci dell’alba di mercoledì, al termine di una articolata indagine, i carabinieri della compagnia di Este, in collaborazione con personale delle Aliquote di Primo Intervento della compagnia di Padova,del Nucleo Cinofili di Torreglia e della compagnia di Chioggia (Venezia), al termine di una complessa attività investigativa, hanno dato esecuzione a tre ordinanze di custodia cautelare in carcere per i reati di traffico internazionale e detenzione finalizzata alla cessione di stupefacenti in concorso, nei confronti dei gemelli colombiani H.A.V.A. e J.J.V.A., 27enni, entrambi residenti a Santa Margherita d’Adige e con precedenti, e di E.P., 38enne di Chioggia (Venezia), con precedenti. Inoltre, quattro persone (due italiani residenti a Chioggia, un moldavo e un marocchino residenti ad Este) sono state deferite in stato di libertà per il medesimo reato e sono state eseguite 10 perquisizioni domiciliari tra Este e Chioggia. 

L'INIZIO DELLE INDAGINI. L’attività investigativa, convenzionalmente denominata "Dictator" e coordinata dal sostituto procuratore della Procura di Rovigo, Andrea Girlando, iniziò nel maggio del 2015, quando i carabinieri della stazione di Este arrestarono, all’interno dei giardini del castello, un 24enne estense, trovato in possesso di circa 30 grammi di cocaina. I carabinieri dell’Aliquota operativa di Este sono riusciti a ricostruire il modus operandi dei criminali protagonisti della vicenda: i due colombiani, attraverso le conoscenze che avevano in patria, importavano la cocaina dal Sud America, con scali in Spagna, per farla confluire nelle piazze di Este, Padova e Chioggia.

I CORRIERI GIÀ ARRESTATI. A riprova di ciò, nel settembre del 2015, all’aeroporto di Madrid, venne arrestato un 24enne cubano residente ad Este, trovato in possesso di 1,7 chilogrammi di cocaina, mentre, il 18 novembre 2015, a finire in manette, questa volta all’aeroporto di Bologna, fu un 20enne rumeno residente a Sant’Elena, trovato in possesso di 1,650 chilogrammi di cocaina. Entrambi i corrieri provenivano dalla Colombia per trasporti organizzati dai due sudamericani arrestati mercoledì mattina.

HASHISH DESTINATO ALLE PIAZZE DI SPACCIO VENETE. In seguito, l'indagine portò a scoprire un filone legato al traffico dell’hashish, che i malviventi di Chioggia, in collaborazione con i due colombiani e i quattro deferiti in stato di libertà, importavano da Torino per destinarlo alle piazze di spaccio venete. E.P. venne, infatti, arrestato a Padova il 21 novembre 2015 dai carabinieri dell’Aliquota operativa di Este, in collaborazione con i colleghi di Carmignano di Sant’Urbano, dopo essere stato trovato in possesso di 16,529 chili di hashish, occultata all’interno della propria auto. Inoltre, il 28 novembre 2015, venne denunciato un minorenne moldavo residente ad Este, trovato in possesso di 51,127 grammi di anfetamine, provenienti dalla Moldavia e destinate alla piazza di spaccio atestina su indicazione dei denunciati.

"SPAVALDI E SPREGIUDICATI". Dalle intercettazioni telefoniche, gli arrestati, in special modo i due colombiani, apparivano spavaldi ed estremamente spregiudicati. Nel corso di una conversazione al telefono, gli arrestati, riferendosi ad un carabiniere, hanno proferito, indirettamente, parole minacciose nei confronti del militare. Inoltre, sono loro attribuibili diversi episodi violenti (pestaggi ed aggressioni) avvenuti nel centro di Este. 

IL BILANCIO DELL'OPERAZIONE. L'operazione ha visto impiegati circa 40 carabinieri e 16 mezzi. Sono stati sequestrati nel complesso circa 3,4 chili di cocaina, 16,629 di hashish e 51,127 grammi di anfetamine. Le risultanze investigative hanno portato il gip del Tribunale di Rovigo, Pietro Mondaini, a disporre la custodia cautelare in carcere dei tre arrestati.

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