Sorveglianza dall'alto, anche Venezia pensa di usare i droni

Qualche settimana fa gli specialisti veronesi della Cyberfed hanno portato a Jesolo uno dei loro droni dotati di telecamere a infrarossi e, dopo i primi voli di prova, si è deciso di noleggiare il velivolo per due settimane, nel pieno della stagione estiva, al fine di individuare e quindi contrastare il commercio abusivo. Ora, come riporta il Gazzettino, anche Venezia pensa di ricorrere ad una simile soluzione, tanto che la squadra del sindaco Valerio Zoggia ha già ricevuto un paio di telefonate dal Comune lagunare per saperne di più.

CONTROLLO AEREO - A Jesolo il drone radioguidato si è alzato in volo sopra terreni e capannoni di via Martin Luther King, simulando i voli semi manuali e automatici, secondo coordinate gps, e simulando un volo esplorativo a bassa quota tra gli edifici agricoli. Dalle prove sembra siano rientrati tutti soddisfatti, tanto che in agosto, per 15 giorni, un modello identico di ultraleggero verrà affidato agli agenti della polizia locale, che dopo un corso di abilitazione potranno sfruttarlo per lottare contro gli ambulanti clandestini o, in caso di risultati positivi, anche per contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti e per fornire un importante apporto nel caso di persone scomparse. Il robottino alato potrà alzarsi a 70 metri di altezza e tenere tutto monitorato anche durante le ore notturne, grazie alle telecamere ad infrarossi, e il suo noleggio costerà circa 15mila euro. In caso di un ottimo riscontro, però, il sindaco non esclude l'acquisto vero e proprio. Intanto, mentre Zoggia prende accordi con l'Enac per gestire questo nuovo traffico aereo sopra la sua città, anche nel capoluogo lagunare si pensa di aumentare la sorveglianza utilizzando dispositivi similari: droni e telecamere "alate" in fondo vengono già utiizzati dai vigili del fuoco del Comune e dai tecnici dell'amministrazione, perché non fornirli anche alle forze dell'ordine?