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Cronaca

Sequestrato drone a una coppia di americani, volava più in alto del campanile di San Marco

I due statunitensi avrebbero spinto il "giocattolo" a 90 metri d'altezza, trasgredendo il limite dei 70 metri. Inutile dunque il loro ricorso al Tribunale, tornano negli USA a mani vuote

Un altro, certo non il primo, sequestro di drone da parte della polizia locale ai danni di turisti sorpresi, che si vedono privare del loro “giocattolo”. Questa volta, come riporta La Nuova di Venezia, sarebbe toccato a una coppia di americani a passeggio per piazza San Marco, di cui volevano riportare negli Stati Uniti la magnifica vista dall’alto.

Il marito avrebbe attivato il drone per farlo volare addirittura oltre il campanile della basilica, trasgredendo al divieto che segna l’altezza massima raggiungibile a 70 metri e la distanza dal “pilota” a non oltre i 200, è assolutamente proibito poi utilizzare il drone in luoghi pubblici. L’americano non era evidentemente a conoscenza di nessuna di queste restrizioni visto che si era messo proprio nel centro della piazza, per nulla nascosto, a governare il suo drone.

La polizia locale, dedita a sorvegliare il luogo più frequentato e affollato di Venezia, ha visto il piccolo oggetto muoversi tra le nuvole per poi raggiungere la coppia che lo stava controllando: immediatamente è scattato il sequestro.

I due statunitensi si sono affidati ad un avvocato per presentare ricorso e riottenere il drone, tuttavia il Tribunale del riesame di Venezia presieduto dal giudice Angelo Risi, ha confermato il sequestro in virtù dei divieti ignorati, lasciando a mani vuote i turisti.

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