Tentano l'assalto alla trattoria, due criminali finiscono in manette
La Volanti della polizia di Jesolo hanno chiuso i malviventi con una manovra a tenaglia, tagliandogli ogni via di fuga. I due sono quindi stati arrestati
Cercavano di entrare in un bar, armati di piede di porco, ma sono stati visti da un cittadino e quindi bloccati dalla polizia. Lunedì alle 03.40, su segnalazione della sala operativa, gli agenti della squadra Volanti di Jesolo hanno raggiunto via Danimarca, dove era stato segnalato un furto in atto presso un bar-trattoria della zona. Dirigendosi sul luogo, sempre in contatto radio con l’operatore della centralina che a sua volta restava in contatto telefonico con il richiedente, le due Volanti entrate in azione si sono chiuse in un operazione a tenaglia che ha permesso agli agenti di raggiungere simultaneamente da lati opposti il locale, incastrando due individui muniti di due grossi piedi di porco mentre armeggiavano sulla porta del bar.
Accortisi dell’arrivo degli agenti, i malfattori hanno tentato una breve fuga in direzione di un cortile posto a lato della trattoria, dove, bloccati ancora con i due grossi arnesi in mano, si sono accovacciati dietro una siepe nella speranza di sottrarsi alla vista. I poliziotti li hanno però raggiunti e tratti in arresto in flagranza per reato di tentato furto aggravato. I due sono stati quindi identificati come cittadini di origine lituana, uno nato nel 1993 e l'altro nel 1986, attualmente senza fissa dimora in Italia. I due sono stati trovati in possesso di due piedi di porco rispettivamente della lunghezza di 61 e 80, centimetri, e addosso portavano entrambi guanti, cappellini e stracci avvolti sul viso. Il pubblico ministero di turno, informata dei fatti, ha concordato con l’adozione della misura e disponeva la presentazione immediata davanti al Tribunale Monocratico di Venezia per l’udienza di convalida dell’arresto ed il contestuale giudizio direttissimo. I due, custoditi presso le camere di sicurezza del commissariato di Jesolo fino alla mattinata di martedì, sono stati condannati, patteggiando la pena di un anno e quattro mesi di reclusione e 200 euro di multa, con contestuale sospensione della pena.
