Muore a un anno dall'operazione Due ginecologi sotto processo

Lesioni colpose gravi, questa l'accusa per due ginecologi dell'ospedale di San Donà. I due medici sono finiti davanti al pm di Venezia, che ha disposto la loro citazione diretta a giudizio, per l'intervento chirurgico che ha riguardato una 72enne. La donna, Maria Teresa Muselli, molto conosciuta a San Donà, aveva subito l'asportazione dell’utero, delle ovaie e dei linfonodi pelvici, ma invece di guarire ha passato il successivo anno tra operazioni e letti di ospedale, fino al suo decesso, avvenuto nel gennaio del 2013 all'ospedale dell'Angelo. Ora, come riporta la Nuova Venezia, i tre figli chiedono l'opinione della legge.

LA QUERELA – Gli eredi della 72enne hanno presentato una querela sospettando che fossero stati proprio gli interventi compiuti dai due medici a ridurre la madre in fin di vita e quindi a costringerla ad un calvario di oltre un anno, fino a toglierle la vita. In realtà i medici incaricati dell’autopsia dalla rappresentante della Procura hanno stabilito che il decesso di Maria Teresa Muselli non poteva essere collegato agli interventi chirurgici e il giudice veneziano ha quindi cambiato l'accusa in quella di lesioni colpose. I danni subiti dalla donna durante le operazioni restano però insindacabili: non solo la 72enne ha dovuto sopportare un'emorragia, una malattia che ha comportato una compromissione dell’apparato urinario, un deficit deambulatorio e disturbi neuro-psichici, ma non è nemmeno più riuscita a lasciare le strutture sanitarie se non venendo trasferita da ospedale a ospedale, tra tracheotomie e dialisi. Il bandolo della matassa sembra essere l'asportazione dei linfonodi pelvici, che, a sentire l'accusa, sarebbe stata eseguita in assenza dei presupposti medici che potessero giustificarla. I medici accusati finiranno davanti al pm a maggio, portando con loro anche i loro consulenti nominati per le perizie sulle lesioni e sull'autopsia.