
Burocrazia sprint a Venezia, per l'edilizia comincia l'era digitale
Una vera rivoluzione, per accorciare i tempi e semplificare la burocrazia. I documenti saranno scannerizzati e messi a disposizione del pubblico
Inizia lunedì, e si può parlare di una nuova era per il Comune di Venezia: negli uffici dell'edilizia privata vengono consegnati e messi in funzione 50 terminali, 8 computer e 4 stazioni satellitari per la digitalizzazione del sistema. Vale a dire che da ora in avanti, come riporta il Gazzettino, la montagna dei documenti relativi agli edifici del Comune sarà ridotta a file memorizzati in un archivio digitale, consultabili dalla cittadinanza.
La conseguenza più importante riguarda i tempi per l'ottenimento di un permesso a costruire: ci vorrà un mese, mentre fino a oggi - come nella maggior parte dei Comuni italiani - i cittadini dovevano aspettare diversi mesi o addirittura un anno. Un processo di modernizzazione fortemente voluto in particolare dall'ex assessore all'Edilizia privata e all'Urbanistica.
Ci vorranno cinque anni per scansionare le tonnellate di documenti sparsi tra i depositi della Celestia, della Giudecca nei vecchi magazzini dell’Harry’s bar, della Carbonifera e dell’archivio comunale di rione Pertini: tutte le carte prodotte dal 1960 in poi, dando la precedenza a quelli più spesso richiesti dall'utenza. I cittadini potranno ottenere i documenti in quattro uffici comunali: uno in campo Manin a Venezia, gli altri a Mestre, uno alla Carbonifera e due in viale Ancona nell’archivio di rione Pertini.
I 50 terminali a disposizione dei dipendenti dell'assessorato servono a riprodurre gli elaborati grafici più pesanti da aprire (le mappe). Le pratiche potranno essere spedite via mail direttamente ai cittadini, così come i professionisti avranno modo di inviare via telematica la documentazione per ottenere i permessi. Semplificando le operazioni e accorciando i tempi.