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Cronaca

Edilizia fuori dalla crisi, ma non c'è ripresa: a Venezia crescono gli ordini, +0,5%

Nel IV trimestre del 2016 segnali positivi in Veneto, rispetto ad un trend nazionale negativo, secondo l'osservatorio trimestrale sul mercato delle costruzioni. "Ma ripresa è lontana"

Finisce la crisi ma non riparte il mercato dell’edilizia. In una economia nazionale che ha mostrato, nel 2016, segnali di lento riavvio anche se inferiori rispetto ad altri Paesi sia UE che extra UE, l’osservatorio trimestrale sul mercato delle costruzioni in Veneto, promosso da Edilcassa Veneto e Unioncamere Veneto su un campione di 600 imprese con almeno un dipendente, evidenzia per il comparto una situazione ancora non completamente positiva nel 2016. A livello regionale gli indici della produzione in termini di giro d’affari delle imprese, in particolare di quelle artigiane, evidenziano infatti un passaggio da un -0,7% ad un +0,1% e poi ad un consolidamento nel IV trimestre, con una dinamica complessiva positiva nel corso del 2016 del +0,1%.

INDICATORI CONGIUNTURALI - Per quanto riguarda gli ordini, l’andamento rimane pressoché stabile, con una variazione del +0,2 per cento rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Le imprese non artigiane hanno segnato una variazione del +0,2 per cento, in diminuzione rispetto al trimestre precedente (era +0,6%), mentre quelle artigiane hanno registrato una variazione del +0,1 per cento.  Sotto il profilo dimensionale le piccole imprese presentano una variazione negativa (-0,2%) bilanciata dall’andamento positivo delle medie e grandi imprese (entrambe +0,5%). A livello territoriale ad esclusione di Vicenza che ha registrato una variazione negativa del -0,6 per cento le altre province hanno evidenziato trend positivi. In particolare spicca la variazione di Rovigo e di Venezia con un aumento del +0,7 e + 0,5 per cento.

Il livello prezzi ha registrato un aumento del +1,2 per cento rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Le imprese artigiane hanno accusato una crescita del +1,3 per cento mentre quelle non artigiane del +1,1 per cento. Per quanto riguarda il profilo dimensionale l’aumento dei prezzi è stato più marcato per le imprese di media dimensione con un + 1,5 per cento, a seguire le piccole e le grandi imprese (rispettivamente +1,2 e +1,1%). A livello territoriale, come per il trimestre precedente, a soffrire maggiormente dell’incremento dei prezzi sono Padova (+1,9%) e Treviso (+1,8%) mentre sono risultate sotto la media regionale le variazioni delle altre province. L'occupazione ha registrato una diminuzione del -0,3 per cento su base annua determinata dalla variazione negativa sia delle imprese artigiane (-0,4%) sia delle non artigiane (-0,2%). Come per lo scorso trimestre, a livello dimensionale la perdita occupazionale interessa le imprese di piccole dimensioni (-2,4%) che risultano in contrapposizione con le variazioni positive delle grandi e delle medie imprese (rispettivamente +1,5% e +0,7%). Sotto il profilo territoriale il dato occupazionale registra variazioni particolarmente negative per la provincia di Vicenza (-2,2%) e Padova (-1%), seguono Belluno e Rovigo (entrambe -0,4%) mentre le altre province hanno segnato variazioni positive.

"La dinamica del fatturato delle imprese di costruzioni - commenta Giuseppe Fedalto, presidente di Unioncamere del Veneto - è in evidente controtendenza rispetto al dato medio nazionale diffuso dall’Istat, che ha nuovamente evidenziato una situazione difficile. Questo significa che il mercato delle costruzioni del Veneto, pur non agganciando la ripresa, si mantiene comunque su livelli stabili e, qualora le previsioni degli imprenditori saranno confermate, la tendenza potrebbe rafforzarsi nei prossimi mesi. I segnali decisamente positivi che provengono dalle compravendite del segmento residenziale in Veneto (nel 2016 balzo record del +23%) consolidano in modo significativo la ripresa del mercato immobiliare, ormai in atto dall’inizio dello scorso anno, e lasciano ben sperare per il primo scorcio del 2017”.

 
 

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