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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Ausiliari, educatrici e insegnanti: «Il personale non basta», verso lo sciopero

Le sigle Fp Cgil, Uil Fpl e Csa hanno proclamato lo stato di agitazione in settimana. «Nulla di fatto» al tavolo con il prefetto venerdì. Un altro incontro è previsto lunedì alle 10

 Niente di fatto per i sindacati Fp Cgil, Uil Fpl e Csa che oggi, venerdì 9 ottobre, si sono seduti al tavolo con Ames, azienda dei servizi alle materne e ai nidi comunali (ausiliari e collaboratori di cucina) e con il prefetto per tentare un raffreddamento dello stato di agitazione riguardo alla vertenza sulla carenza diorganico. «Scontro aperto con la direzione di Ames», scrivono le sigle. Il bando che doveva portare all'assunzione di nuovo personale, com'era stato previsto a settembre, non ha portato ad alcun risultato perché, dopo una quindicina di colloqui effettuati, la commissione si è fermata, spiega il sindacalista della Uil Mario Ragno. Almeno 12-13 addetti delle categorie protette, che si trovano per motivi certificati a non poter svolgere alcune mansioni, dovevano essere sostituiti. Invece le assenze vengono coperte. La direzione avrebbe invece parlato di «assenteismo». «Almeno in tre asili nido i cuochi si sono spostati da una parte all'altra e così altro personale, in spregio alle norme anti Covid che per motivi di sicurezza vorrebbero limitati i trasferimenti - spiegano Cristina Bastianello Fp Cgil, Mario Ragno Uil Fpl e Luca Rocco Csa - Il risultato è che se negli anni precedenti, quando non c'era la pandemia, la condizione era preoccupante, ora siamo in emergenza».

L'organico è composto da 259 lavoratori (39 collaboratori di cucina e 220 esecutori scolastici con un’età media di 55 anni) presenti in 29 nidi e 18 scuole dell’infanzia, spiegano le sigle. «Di questi, 25 hanno la 104 (quindi mancano 450 ore di servizio al mese), 5 addetti sono andati in pensione e non sono stati sostituiti, 12-13 lavoratori sono "fragili" e almeno 8 ausiliari operano con prescrizioni. Sei sono gli esecutori assunti con part-time, mentre fra i collaboratori di cucina, 4 sono in legge 104 (mancano 72 ore di servizio al mese), 3 in maternità o congedo parentale e manca una graduatoria. Non c'è possibilità di sostituzione in caso di emergenza, i carichi di lavoro sono aumentati ma non c'è stato alcun incremento di organici». 

Non non è l'unica battagli aperta quella dei sindacati per aumentare gli ausiliari e i cuochi delle scuole comunali. Lunedì 12 ottobre alle 10 i sindacati torneranno in prefettura per la carenza di organico nelle scuole d'infanzia e nei nidi. Anche in questo caso è scattato lo stato di agitazione. E con l'amministrazione appena insediata il vertice dell'assessorato alle Politiche educative è passato da Paolo Romor, ora vicepresidente del Consiglio comunale, a Laura Besio, neo assessore ai Servizi al cittadino, alle Politiche educative e al personale. I sindacati parlano di trasferimenti di educatrici fra classi della stessa scuola per garantire la sorveglianza, e in qualche caso di insegnanti con un numero elevato di bambini: «il che significa, non poter fare attività scolastica, com'è nel diritto dei piccoli e delle famiglie, ma garantire solo una sorveglianza. «Il personale è insufficiente a far fronte ai compiti previsti dalle normative anti Covid, basti pensare che non si riescono a programmare le presenze necessarie a garantire tutte le prestazioni richieste per lavorare in sicurezza».
 

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