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Cronaca

Manca l'acqua, a Venezia il Comune chiude le fontane pubbliche

In seguito alla grave crisi idrica ne verrà chiusa una parte in centro storico e sulle isole. Delle 155 fontane complessive ne verranno interrotte 61 assicurando quelle in prossimità delle fermate del trasporto pubblico e lungo i percorsi di maggior transito

Manca l'acqua e il Comue di Venezia chiude una parte delle fontane pubbliche presenti nel centro storico della città e sulle isole. Sulle 155 fontane complessive gli assessori all’Ambiente, Massimiliano De Martin, e ai Lavori pubblici, Francesca Zaccariotto, con la Società Veritas hanno deciso, supportati da uno studio degli uffici competenti, di chiudere 61 tra fontane e beverini distribuiti in maniera equa per sestieri, e dunque corrispondenti a circa il 40% di quelle attive in stagione.

A Murano si chiuderanno 6 delle 12 fontane presenti, a Burano 4 delle 9 esistenti, al Lido si passerà da 17 a 8, a Sant'Erasmo da 5 a 3, a Pellestrina da 7 a 4, a San Pietro in Volta da 5 a 3. Rimarranno invece attive tutte quelle uniche fontane presenti nelle varie isole come ad esempio quella delle Vignole, quella a Mazzorbo, quella a San Francesco nel Deserto e così via.

«Venezia, città che ambisce a conquistare il titolo di Capitale mondiale della sostenibilità, non poteva rimanere insensibile rispetto ad un tema così delicato e importante come la grave crisi idrica che sta interessanto da ormai troppi giorni non solo il nostro territorio ma anche l'intero Paese - commenta l'assessore Zaccariotto - Una decisione che non vuole essere solo di facciata ma che contribuirà concretamente a diffondere un messaggio di attenzione nei confronti di un bene così fondamentale e prezioso come l'acqua. Al tempo stesso abbiamo voluto comunque assicurare che resteranno attive tutte quelle fontanelle collocate in prossimità delle fermate del trasporto pubblico e lungo i percorsi e i campi di maggior transito».

Tutte sono dotate di riduttore di flusso per contenere i consumi e, dove è stato possibile e compatibilmente alle caratteristiche storiche della fontana stessa, spiega l'assessore ai Lavori pubblici, sono stati installati sistemi di regolazione (rubinetto o pulsante). «Ovviamente - conclude Zaccariotto - monitoreremo costantemente le condizioni meteorologiche al fine di aggiornare il piano di chiusura o apertura delle fontanelle pubbliche anche in terraferma, dove le fontane e i beverini hanno sistemi di gestione dell'acqua già improntanti al risparmio, per garantire al meglio la distribuzione del servizio e dunque della risorsa idrica».

«Tra Venezia e isole disponiamo di 186 fontane (115 nei sestieri, 71 nelle isole Giudecca compresa) di cui: 41 sono aperte tutto l'anno, 39 sono chiuse tutto l'anno, le altre sono stagionali e offrono acqua di ottima qualità nonché sollievo a bambini, adulti, animali - commenta il Gruppo25Aprile sulla pagina Facebook -. In questo momento di siccità in molti ci siamo chiesti perché non siano dotate di rubinetto ma alcuni sono andati oltre, scrivendo agli assessori lettere di questo tenore: "è una vergogna che a Venezia si sprechino milioni di litri di acqua potabile per il gusto di tenere inutilmente aperte le fontane. Spero in una immediata e totale chiusura". Questo gruppo in passato si è già occupato della questione fontane: ha cercato di farlo in modo equilibrato, la nostra corrispondenza con Veritas lo attesta e spero che almeno fra di noi se ne possa discutere senza guerre di religione fra chi dice "chiudiamole tutte" e chi invece le lascerebbe tutte aperte. "In medio stat virtus", vogliamo provarci? Il dibattito è aperto».

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