rotate-mobile
Cronaca

Emergenza profughi, dietrofront in prefettura: scartate le tendopoli

I rigori invernali non permetterebbero questa soluzione. Lo si è deciso in una riunione operativa giovedì sera a Ca' Corner. Il tempo sta scadendo

Si allontana l'ipotesi tendopoli per ospitare i migranti che raggiungeranno il nostro territorio nelle prossime settimane. Il freddo pungente che caratterizza questa stagione, infatti, ha reso impraticabile questa opzione: mettere a punto delle aree attrezzate in luoghi idonei per riuscire a gestire l'emergenza arrivi. Giovedì sera, infatti, si è svolta una riunione operativa in Prefettura, presenti rappresentanti della protezione civile, dell'Ulss e dell'esercito. Oltre che del Comune di Venezia, di Mira e della Regione.

C'era da capire se quella strada fosse percorribile, ma si è tornati subito al punto di partenza. Il tempo però sta per scadere, visto che il trasferimento di ulteriori migranti è imminente. Ma i sindaci veneziani hanno già dichiarato che non c'è più posto, mentre i privati non si sono fatti più vivi. L'appello del prefetto infatti era rivolto anche agli albergatori, che sarebbero dovuti essere attirati da quei 30 euro a notte che lo Stato avrebbe pagato in caso di pernottamento per ogni profugo. Niente di tutto ciò. Quindi di emergenza in emergenza, al termine del faccia a faccia, si è indicata l'unica altra via percorribile.

Ossia posizionare brande o comunque posti letto ("effetti letterecci" li chiama la prefettura) da collocare in ambienti coperti. Il problema è che sono ancora da individuare. Lì, in queste aree idonee, sarà prestata la prima assistenza e verranno consegnati i primi "generi di conforto". Ora, però, la partita si sposta su un'altra casella: dove individuare queste strutture? Bisognerà necessariamente farlo in pochi giorni. Forse qualche settimana.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Emergenza profughi, dietrofront in prefettura: scartate le tendopoli

VeneziaToday è in caricamento