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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca San Donà di Piave

Epatite acuta pediatrica: 7 casi in Veneto, colpita anche una 13enne a San Donà

La giovane è stata colpita in modo grave, ma poi è stata dimessa. Attualmente è sotto osservazione

Sono in tutto sette i casi di epatite acuta pediatrica registrati in Veneto e trasmessi dalla Regione al Ministero della Salute. Di questi, sei piccoli pazienti sono già stati dimessi, uno risulta ancora ricoverato. Un caso è stato registrato in provincia di Venezia e, in particolare, all'ospedale di San Donà di Piave.

Si tratta di una ragazzina di 13 anni (ne compirà 14 tra qualche mese), che è stata colpita da una forma di epatite acuta in modo grave. Fortunatamente, però, la regressione è stata abbastanza rapida e la giovane si è ripresa. Il 22 aprile è stata dimessa in buone condizioni e allo stato attuale è sotto osservazione: effettua visite frequenti in ospedale per tenere sotto controllo la situazione. Altri casi sono stati registrati a Camposampiero (un bimbo di due anni), a Padova (un bambino di un mese e uno di dieci anni), a Verona (un 13enne e un 14enne), tutti già dimessi, e sempre a Verona una bambina di otto anni, attualmente ricoverata. 

Cosa sappiamo sull'epatite acuta?

Nel Paese che l’ha segnalata per primo, il Regno Unito, come riporta Today.it i casi sono più di cento con 8 trapianti. In tutto i casi di epatite acuta infantile di origine sconosciuta sono più di 160 e sono già stati confermati in 11 Paesi. Un caso è stato fatale: lo ha riferito l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). In Italia un bimbo di 11 anni di Bergamo è l’unico che ha richiesto il trapianto tra i dieci messi sotto osservazione dal ministero alla Salute.

Quando si parla di "caso confermato"? Lo si fa per i bambini fino a 10 anni che abbiano un’epatite diversa da A, B, C, D ed E, mentre per chi ne ha più di 10, come il paziente di Bergamo, la definizione è di caso "possibile". «Non ci sono correlazioni con la vaccinazione anti Covid - fanno sapere dal ministero - Nel Regno Unito si ritiene, sulla base delle caratteristiche cliniche ed epidemiologiche dei casi, che una causa infettiva sia la più probabile, ed in particolare l’infezione da adenovirus». Ma dato che quel virus normalmente non provoca epatiti si fa l’ipotesi, da approfondire, di una sua nuova variante.

Come riconoscerla?

L'origine di questa forma di epatite «ha tutte le caratteristiche di quelle virali», ha spiegato Giuseppe Indolfi, consulente Oms e coordinatore del gruppo fegato della Società europea di gastroenterologia ed epatologia. «I bambini, in larga parte sotto i 6 anni, cominciano con vomito e diarrea e poi vanno incontro a un particolare stato di stanchezza, fanno gli esami del sangue e riscontrano l'aumento delle transaminasi. Questo - spiega Indolfi - è tipico di un'infezione virale, ma finché non siamo certi che tutti questi casi siano determinati da uno specifico virus possiamo solo ipotizzarlo». L'epatite spesso non ha sintomi evidenti, ma possono includere urine scure, feci di colore grigio pallido, prurito della pelle e ingiallimento degli occhi e della pelle. Le persone infette possono anche soffrire di dolori muscolari e articolari, febbre alta, sentirsi male ed essere insolitamente stanchi per tutto il tempo. Nei bambini i sintomi sono molto riconoscibili: l'epatite acuta si manifesta con disturbi gastrointestinali, ma soprattutto il bambino assume un colore giallo.

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