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Cronaca

Tre pusher in arresto: spacciavano eroina di pessima qualità, un ragazzo rischiò la morte

Operazione della polizia di Monopoli (Bari) con un arresto anche a Venezia. Un 32enne in carcere, altri due ai domiciliari

Nasce da un caso di overdose, avvenuto a gennaio, l'operazione "Bad Stone" messa a segno dai poliziotti del commissariato di Monopoli, in provincia di Bari, in collaborazione con i colleghi della squadra mobile di Venezia. Gli investigatori hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare, una in carcere e due ai domiciliari, nei confronti di altrettante persone accusate di spaccio, violenza privata e lesioni. Uno degli arresti domiciliari è stato eseguito a Venezia, dove il pusher (che è originario di Monopoli, come gli altri) si era trasferito di recente. L'overdose non era stata letale, ma aveva destato preoccupazione nella cittadina pugliese. Dopo uno stato di coma, il ragazzo era stato salvato dai medici (l'articolo originale su BariToday).

L'indagine è partita seguendo alcuni tossicodipendenti che, oltre a consumare, spacciavano a Monopoli eroina, cocaina e cannabinoidi. Secondo gli investigatori, nella cittdina pugliese non esiste una vera e propria "piazza di spaccio" e i pusher locali si riforniscono in altre località, acquistando quantitativi consistenti che poi trasportano lì. La polizia ha scoperto l'identità del pusher che aveva venduto l'eroina al ragazzo andato in overdose e poi, via via, altri spacciatori dello stesso giro. Gli arrestati, rintracciati a Monopoli e Venezia, hanno precedenti e condanne per lo stesso genere di reati. Un 32enne è stato portato nel carcere di Bari mentre gli altri due, 33enni, sono stati sottoposti ai domiciliari.

Il nome dell'operazione prende spunto, oltre che dalla pessima qualità della sostanza, anche da una successiva cessione di droga che si era rivelata una truffa, trattandosi di materiale simile all'eroina trattata con residui di cocaina. Sono 8 gli indagati, tra cui una donna, e numerose le contestazioni: nei 9 capi d'accusa il magistrato inquirente ha formalmente indagato gli autori dello spaccio a Monopoli per fatti iniziati nel 2017 e reiterati fino ad oggi. È stata contestata anche un'aggressione ad un assuntore: due delle persone colpite dalle misure cautelari lo avrebbero pestato per evitare che facesse la spia con la polizia. Le persone arrestate, inoltre, si davano ai furti e alle rapine.

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