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Cronaca

La laguna è scenario di crisi, al Lido di Venezia esercitazione delle forze armate FOTO

La simulazione si è tenuta martedì all'aeroporto Nicelli. Obiettivo testare l'efficacia delle operazioni interforze, in collaborazione con la Croce Rossa. Presente Claudio Graziano

Il Lido militarizzato. Nella cornice della laguna di Venezia, ha avuto luogo martedì pomeriggio l'esercitazione interforze e interagenzia "Joint Small Operation 2018" (JS02018), con cui assetti dell'Esercito, della Marina, dell'Aeronautica e dell'Arma dei Carabinieri e della Croce Rossa Italiana si sono addestrati per simulare una evacuazione di civili dal territorio di un fittizio stato estero, caratterizzato da una situazione di profonda crisi e violenze sociali.

Morti e feriti al Lido, ma è un'esercitazione

Scenario di crisi e violenza

Si è trattato di riprodurre uno scenario già realmente verificatosi in passato. L'esercitazione è infatti finalizzata a verificare il mantenimento della capacità d'intervento in simili situazioni, nonché della piena interoperabilità delle unità delle quattro forze armate con la  Croce Rossa Italiana. Tra i principali assetti impiegati, eccellenze militari quali i Lagunari dell'Esercito, i fucilieri della Brigata Marina San Marco della Marina, i fucilieri dell'Aria e i piloti del 51° Stormo di Istrana dell'Aeronautica, nonché tiratori scelti dell'Arma dei Carabinieri, squadre cinofile dell'Esercito e dell'Aeronautica, elicotteri delle forze armate e velivoli a pilotaggio remoto.

Collaborazione tra le forze armate

"La trasformazione in chiave interforze è un passaggio irrinunciabile per garantire una maggiore efficienza ed efficacia delle nostre forze armate. In questo contesto abbiamo anche verificato la  capacità di proiezione dal mare che, negli attuari scenari di minacce multiformi provenienti da sud  e da est è sempre più di fondamentale importanza, per garantire la tutela degli interessi nazionali e la sicurezza del nostro Paese'", queste le parole del capo di stato maggiore della Difesa, Claudio Graziano, che ha assistito insieme al suo omologo austriaco, Othmar Commenda, all'esercitazione. Per la più alta carica militare italiana le capacità anfibie di Esercito e Marina, insieme al supporto aereo dell'Aeronautica e al contributo dell'Arma dei Carabinieri, sono elementi essenziali e di pregio per disporre di una Brigata Anfibia che possa esprimere al meglio le capacità militari italiane in contesti internazionali importanti per la sicurezza collettiva.

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