Vigonovo, le loro vite saltate in aria: "Dopo le esplosioni ci piove in casa"
Sono i condòmini dello stabile di via IV Novembre che dopo il suicidio di Igor Milic sono tornati nei loro appartamenti: "Nessun aiuto, e dal conto di solidarietà non possiamo prelevare nulla"
Prima l'esplosione, fragorosa, che ha cambiato le loro vite, poi, più prosaicamente, ma altrettanto fastidiosamente, la pioggia. Che incessantemente ieri si infiltrava tra i muri e cadeva dai lampadari dei loro appartamenti. E i residenti delle dodici abitazioni rimaste agibili del condominio di Vigonovo saltato in aria per il suicidio di Igor Milic lanciano il loro allarme. Sono le dodici famiglie che hanno fatto ritorno nelle case la sera stessa del disastro, mentre i sei locali di via IV Novembre direttamente interessati dalle deflagrazioni continuano a essere dichiarati inagibili.
Ieri, con forti precipitazioni, si sono dovuti industriare con teli e bacinelle, ma alcuni mobili ormai sono da buttare via. Oltre al danno la beffa. E nel mirino finisce anche il Comune di Vigonovo. Solo ieri la protezione civile sarebbe intervenuta per limitare le conseguenze e tre appartamenti, quelli dell'ultimo piano al civico 10, sono stati sgomberati prenotando per le famiglie camere in un agriturismo della zona. Ma le spese dovranno pagarsele i residenti. In molti dopo quel maledetto lunedì di mercato non riescono a dormire. Sia per gli strascichi psicologici di ciò che è successo, sia per la paura che piova in casa.