Nella giornata di mercoled, la polizia ha espulso quattro cittadini stranieri irregolari, nell’ambito delle attività di contrasto all’immigrazione clandestina attuate a cura dell’ufficio immigrazione di Venezia. In particolare, un cittadino del Bangladesh ed uno macedone si sono presentati agli sportelli per farsi rilasciare un permesso di soggiorno, non avendone però i requisiti. Sono stati, quindi, raggiunti da un provvedimento di espulsione con ordine del questore di lasciare il territorio nazionale entro sette giorni.

Poco più tardi, grazie alla segnalazione di un cittadino che ha contattato il 113 per segnalare un uomo che arrecava disturbo nel centro di Mestre, gli agenti hanno individuato e bloccato un cittadino senegalese, T.K., di 33 anni, già noto alle forze dell’ordine per reati inerenti allo spaccio di droga, lesioni, resistenza a pubblico ufficiale e maltrattamenti in famiglia. L'uomo, giunto in Italia nel 2012 per ricongiungimento familiare, nel corso degli anni ha collezionato diversi reati, nonché condanne per resistenza e lesioni nel 2020: per questi motivi il questore aveva già emesso nei suoi confronti un provvedimento di revoca del permesso di soggiorno, oltre che un ammonimento nel 2020 e un avviso orale nel gennaio 2021. Mercoledì è stato colpito da un provvedimento di espulsione e anche lui dovrà lasciare l'Italia entro sette giorni.

Così come il tunisino J.M., 32enne, che è stato controllato in un bed and breakfast di Mestre e trovato senza documenti. Dagli accertamenti, è risultato noto alla polizia già dal 2003 con diverse identità. Dal 2006 al 2017 il 32enne è stato condannato quattro volte per spaccio e traffico di droga, scontando le pene in diverse città del nord d’Italia. Inoltre è stato colpito più volte da provvedimenti d’espulsione. Per questo è stato accompagnato al centro per il rimpatrio di Gradisca D’Isonzo (Gorizia) in attesa dell’espulsione.