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Cronaca San Michele al Tagliamento / Bibione

Estorsioni ai commercianti ambulanti e spedizioni punitive con armi: arresti a Bibione

L'operazione della Direzione investigativa antimafia e del Nucleo di polizia economico finanziaria di Trieste all'alba. Nel mirino il presidente di Ascom Bibione, ed ex vice sindaco, Giuseppe Morsanuto

Metodi mafiosi per estorcere denaro a commercianti ambulanti del litorale veneto-friulano e ottenere così il controllo delle loro attività economiche: con questa accusa, stamattina, alcune persone appartenenti ad un gruppo camorristico sono state arrestate dal personale della Direzione investigativa antimafia e del Nucleo di polizia economico finanziaria di Trieste. A Bibione, i criminali avevano preso di mira gli ambulanti della fiera “I giovedì del Lido del Sole”. Ma non era l'unica. Le indagini hanno portato alla luce episodi particolarmente gravi: vere e proprie spedizioni punitive con le armi organizzate nei confronti di chi non sottostava alle regole imposte dal gruppo criminale. Le perquisizioni sono ancora in corso tra le province di Udine, Venezia e Pordenone: all'operazione hanno preso parte la polizia di Stato, i carabinieri, la guardia di finanza, oltre ai militari dell’ottavo reggimento genio guastatori di Legnago. Nel mirino anche il presidente di Ascom Bibione, ed ex vice sindaco, Giuseppe Morsanuto.

«Altri arresti per mafia in Veneto, questa volta è toccato a Bibione. Massima solidarietà ai commercianti vittime di estorsione. Anche le istituzioni, a partire dalla Regione, facciano sentire concretamente la propria vicinanza: cittadini e commercianti non devono essere lasciati soli - commentano i consiglieri regionali del Partito Democratico Francesca Zottis e Jonatan Montanariello dopo l’operazione - Dobbiamo stroncare questi fenomeni, ma la repressione da sola non basta. In Veneto la mafia non spara e quindi è più difficile da riconoscere. Preferisce investire riciclando denaro sporco, approfittando della complicità di professionisti e imprenditori collusi: è in quest’area grigia che rafforza il proprio potere andando a infettare il tessuto produttivo sano della nostra regione. Per rompere il legame tra economia e criminalità organizzata oltre alla repressione servono anche azioni preventive: imprenditori, commercianti e cittadini devono sentire le istituzioni al proprio fianco».

«Apprendiamo dalle fonti di informazione fatti che ci inquietano e che investono il settore turistico e distributivo dei centri turistici e delle spiagge della riviera veneta - argomenta il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, in relazione al blitz anticamorra in Veneto Orientale -. Ovviamente – prosegue - rivolgo le mie congratulazioni alla Direzione Distrettuale Antimafia e al Procuratore Cherchi, alla Dia e indistintamente a tutte le forze dell‘ordine che hanno partecipato a questa maxi-operazione che ha come obiettivo quello di ripristinare legalità, sicurezza e vera concorrenza nel settore del commercio ambulante. Dalle prime indiscrezioni emergono vicende con profili inquietanti e ombre molto pesanti. Restiamo in attesa degli sviluppi dell’inchiesta riconfermando la nostra fiducia nei magistrati inquirenti e negli uomini e donne che ogni giorno ergono un forte presidio di sicurezza e legalità a difesa dei cittadini. È grazie a loro che i veneti si sentono difesi e sicuri».

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