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Cronaca

Il reclutatore di terroristi islamici è in Italia: è stato estradato giovedì dalla Slovenia

Rok Zavbi, il 26enne sloveno arrestato il 6 maggio scorso a Lubiana su mandato della procura di Venezia, si trova in un carcere del nord Italia. Il primo foreign fighter "di ritorno"

Ora è ufficiale. E' stato estradato in Italia, e ora si trova recluso in un carcere del Nord italia, Rok Zavbi, il 26enne sloveno arrestato il 6 maggio scorso a Lubiana in esecuzione di un mandato d'arresto internazionale firmato dal gip di Venezia su richiesta della Procura distrettuale antiterrorismo del capoluogo lagunare. Al giovane viene contestato di aver concorso all'arruolamento di due foreign fighter macedoni partiti da Belluno e arrivati in Siria per combattere nell'Isis.

Si tratta di un risultato di grande importanza, perché per la prima volta le autorità italiane hanno a disposizione un foreign fighter. Potrebbe quindi col tempo svelare (se non fare i nomi) i meccanismi e progetti della cellula bellunese poi trasferitasi in Siria, come di altri elementi su cui insistono le indagini della Procura antiterrorismo di Venezia, coordinata dal sostituto procuratore Adelchi D'Ippolito. Lo stesso D'Ippolito giovedì era all'Aja, in Olanda, per discutere con le autorità bosniache delle possibile estradizione dell'imam Hussein "Bilal" Bosnic, ora in carcere a Sarajevo e condannato a 7 anni per terrorismo.

Secondo gli inquirenti italiani era lui la "mente" della cellula, con il progetto nemmeno troppo velato di costituire uno stato islamico nei Balcani, in Bosnia. Se le autorità bosniache acconsentiranno all'estradizione anche dell'imam, di cui Zavbi viene considerato il braccio destro, allora si chiuderebbe il cerchio. Anche se sono ancora tanti i punti interrogativi della vicenda, che ha interessato Bellunese, Pordenonese e Friuli in genere.

Zavbi avrebbe avuto lo specifico compito di istruire i foreign fighter selezionati da Bosnic. Su disposizione dell'imam, infatti, era ospitato a casa dei due citati aspiranti combattenti nel Bellunese, e lì, secondo  i magistrati, dava loro indicazioni di carattere logistico istruendoli sotto il profilo operativo e di combattimento. Il 26enne è stato preso in consegna all’ex valico internazionale di Fernetti da personale del polizia di frontiera di Trieste e del Ros dell’Arma dei Carabinieri di Padova. Al termine delle attività, Zavbi è stato trasferito in un carcere del nord Italia a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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