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Cronaca

Fabbricati rurali non dichiarati: rischio multe, ma si può accedere al condono catastale

"Beneficiando del ravvedimento operoso e di una riduzione delle sanzioni fino ad 1/6 del minimo, per un ammontare di 172 euro, anziché di un importo tra i 1.032 e gli 8.264 euro"

Fabbricati rurali ancora non dichiarati al catasto urbano rischiano multe elevate, in provincia di Venezia. Si tratta di oltre 1.400 immobili. Se le posizioni non verranno sanate entro il 31 dicembre 2017, gli imprenditori agricoli interessati saranno costretti a pagare una multa salata, con un importo variabile tra i 1.032 e gli 8.264 euro.

Condono

Visti i tempi stretti e le tortuosità burocratiche, il collegio dei Geometri e dei Geometri laureati della provincia di Venezia mette a disposizione degli imprenditori la propria assistenza professionale per aiutarli ad accedere al condono catastale. Questo strumento consente di regolarizzare i fabbricati rurali ancora non dichiarati beneficiando del ravvedimento operoso e di una riduzione delle sanzioni fino ad 1/6 del minimo, per un ammontare di soli 172 euro. Per aderire al condono bisogna rispondere all’avviso bonario che l’Agenzia delle Entrate sta inviando a tutti i proprietari di fabbricati che, in base ad un minuzioso lavoro di sovrapposizione tra la cartografia catastale e le foto aeree ad alta definizione messe a disposizione dall’AGEA (Agenzia per le erogazioni in agricoltura), non risultano presenti nel catasto edilizio urbano.

Chioggia è in testa

Il provincia il numero maggiore riguarda il territorio di Chioggia (189 fabbricati non accatastati), seguito da Venezia (162) e Cavarzere (105). La situazione più “leggera” è quella di Cinto Caomaggiore (3 fabbricati non censiti), Noventa di Piave (8) e di Salzano, Fiesso D’Artico, Fossalta di Portogruaro e Annone veneto (9). "Il numero molto elevato di annessi rustici e le difficoltà dell'espletamento delle pratiche burocratiche potrebbe indurre al pagamento di sanzioni molto elevate, se gli imprenditori si affidassero al ‘fai da te’ – spiega il presidente del collegio veneziano, Paolo Biscaro -. Per questo, mettiamo a disposizione la nostra esperienza per aiutarli a trovare la soluzione più consona, offrendo un servizio di consulenza tecnica, sopralluogo e monitoraggio".

Ravvedimento operoso

Per beneficiare del ravvedimento operoso e della riduzione delle sanzioni fino ad 1/6 del minimo sarà necessario presentare l’atto di aggiornamento cartografico (Pregeo) e la dichiarazione di aggiornamento del catasto fabbricati (Docfa), predisposti da un professionista tecnico abilitato. Senza questa documentazione non sarà possibile accedere al ravvedimento operoso e verranno applicate le sanzioni previste dalla legge e all’accertamento in sostituzione del soggetto inadempiente, con oneri a suo carico. Eventuali inesattezze presenti nell’avviso bonario spedito dall’Agenzia delle Entrate possono essere comunicate all’ente compilando l’apposito “modello di segnalazione” allegato all’avviso stesso, o utilizzando il servizio online disponibile sul sito dell’Agenzia.

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