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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Noale

La vittoria di Fabrizio: una corsa dopo aver sconfitto la malattia, "in muso al cancro"

È il progetto benefico di un 43enne di Noale. Domenica ha chiuso una gara di 20 chilometri in Sicilia, fino a poco tempo fa sembrava impossibile. Obiettivo la Venicemarathon

Dalla malattia all'obiettivo più grande, la maratona. E intanto è già arrivato a concludere un percorso di 20 chilometri. Sono passati pochi mesi da quando Fabrizio Stevanato, 43enne di Noale, faticava a percorrere anche solo poche centinaia di metri. Era il periodo della riabilitazione dopo l'intervento a cui era stato sottoposto per togliere un tumore al pancreas. Otto ore sotto i ferri all'ospedale di Verona, poi il difficile recupero. Fabrizio ha tenuto duro e dall'estate scorsa sta lavorando per arrivare a partecipare in ottobre alla Venicemarathon, 42 chilometri e 195 metri dalla Riviera del Brenta a Riva Sette Martiri.

Corsa in Sicilia

La sua prima vittoria, comunque, l'ha già ottenuta nel weekend con una gara corsa fino in fondo a Donnalucata, in provincia di Ragusa. Una tappa importante del suo percorso che è stata raccontata da diversi giornali. Domenica Fabrizio ha gareggiato insieme al suo grande amico Giorgio e ha impiegato 2 ore, 6 minuti e 53 secondi per coprire il tracciato di venti chilometri. Una grande emozione raggiungere l'arrivo, oltretutto con tanta gente interessata alla sua storia e che faceva il tifo per lui. Fino a poco tempo fa non lo avrebbe creduto possibile. "Pioggia scrosciante all’inizio, il vento fortissimo per tutto il percorso ma alla fine al traguardo è arrivato un sole splendente - racconta - È stata durissima ma grazie a Giorgio e a chi mi è stato a fianco la medaglia l’abbiamo portata a casa in poco più di due ore".

Progetto di beneficenza

Tenacia, impegno, voglia di tornare a fare ciò che amava. Così Fabrizio ce la sta facendo. E poi ha un progetto da portare avanti che si chiama "Corri in muso al cancro": obiettivo è raccogliere fondi da destinare al reparto dell'ospedale in cui è stato operato. Un modo per dire "grazie" e per coinvolgere più gente possibile in un percorso che vuole rappresentare una speranza anche per altre persone costrette ad affrontare la malattia. La prossima tappa è la Venice Night Trail, 16 chilometri in notturna.

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